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Ricordiamo che a seguito della richiesta di cittadini e associazioni, l’Amministrazione Comunale del Sindaco Giuseppe Chicchi, deliberò, il 27/02/1996, di collocare in Piazza Tre Martiri, di fronte all’UniCredit, una copia della statua di Giulio Cesare,realizzata grazie al Rotary Club di Rimini e alla Banca di Rimini, chhe sostennero le spese della fonderia. Tale è la copia della statua, donata da Mussolini alla Città di Rimini nel 1933 (attualmente in corso di restauro a Parma).
Siamo a dover evidenziare che attualmente la statua di Giulio Cesare, in Piazza Tre Martiri, è avvolta dal buio nelle ore serali e notturne, difficilmente visibile ai cittadini e turisti per la mancanza di illuminazione.
La cura dell’Amministrazione Comunale è inesistente per questa statua, abbandonata e priva di interventi di manutenzione, chiesti ripetutamente dal sottoscritto negli ultimi dieci anni.
Per questo, nel Consiglio Comunale di martedì scorso, ho chiesto al Sindaco:
1) l’installazione di un adeguato impianto d’illuminazione che possa degnamente valorizzare la statua, rendendola visibile nelle ore serali a cittadini e turisti;
2) Il restauro del basamento marmoreo per rendere leggibili le incisioni, con il nome di Giulio Cesare;
3) La saldatura delle lamiere del piedistallo di bronzo, distaccate da anni e rattoppate dai cittadini con lo scotch;
4) Di mitigare e armonizzare lo sfondo della statua di Giulio Cesare con il bancomat, d’intesa con l’istituto di credito presente alle spalle della statua;
5) Di collocare una targa, per ricordare l’eccezionale fatto storico, avvenuto nel 49 a.C. a Rimini, proprio in questa piazza, all’epoca “Foro Romano”, quando Giulio Cesare tenne il discorso ai legionari, dopo aver varcato il fiume Rubicone, e pronunciò la celebre frase “alea iacta est - il dado è tratto”, per poi marciare alla conquista di Roma e fondare l’Impero Romano.
Riteniamo importante valorizzare adeguatamente tale statua, ricordando un’importante pagina di storia, della nostra città e delle nostre radici.
La Stazione di ricarica elettrica autobus irrispettosa dell’Anfiteatro Romano.
7/10/2025
L’Amministrazione Comunale, rispondendo alla mia ultima interrogazione consigliare, ha precisato: che sono in fase di ultimazione i lavori, iniziati a maggio 2024, per la realizzazione delle tre stazioni di ricarica elettrica autobus su strada alle fermate: “Anfiteatro” in Via Roma (davanti all’Anfiteatro Romano), in Via Giorgieri (di fianco al Tribunale), e in viale Cesare Battisti (davanti alla Stazione), appalto del valore complessivo di 1.298.000 euro.
Sottolineiamo, che fin dall’approvazione del progetto, abbiamo definito inopportuna l’ubicazione della Stazione “Anfiteatro”, in quanto: non si tratta di una semplice colonnina di ricarica stradale, ma una vera e propria barriera di cabine elettriche; lunga 20 metri, alta 3 metri, con un braccio di ricarica elettrica degli autobus, alto 4,5 metri, con un “pantografo” sopra la pensilina della “sosta”. Tale installazione è indecorosa davanti all’Anfiteatro Romano, bene storico Culturale, per la cui valorizzazione ci siamo più volte battuti e continueremo a farlo!
La sosta prolungata di autobus lunghi 8-12 metri, alti 4 metri, per la ricarica elettrica nella Stazione “Anfiteatro”, avrà un impatto ambientale rilevante, ostruendo la visibilità dell’Anfiteatro Romano.
Ricordiamo che proprio per la valorizzazione dell’Anfiteatro Romano e liberare l’area antistante da manufatti o costruzioni, l’Amministrazione Comunale del Sindaco Ravaioli, nel 2001, su iniziativa del sottoscritto, aveva acquistato la suddetta area con la spesa di 280 milioni di lire, procedendo alla demolizione di un autolavaggio e di un distributore carburanti.
Al contrario, l’Amministrazione Comunale attualmente in carica, ha approvato la realizzazione di un’impattante stazione di ricarica elettrica proprio nell’area archeologica dell’Anfiteatro Romano, e ne ha peggiorato sensibilmente la visibilità e le condizioni di accessibilità a tale monumento! Una decisione incomprensibile, per una città che ambiva ad esser capitale della cultura! In merito a START Romagna, società del trasporto pubblico locale, che ha deciso di porre in essere l’investimento, utilizzando fondi pubblici, per realizzare colonnine/stazioni di ricarica e acquistare autobus elettrici; siamo a dover evidenziare che a fronte di un maggior costo iniziale (300.000-400.000 euro per autobus), tali mezzi, hanno un’autonomia inferiore, inoltre le batterie al litio hanno vita più breve rispetto a quella del veicolo e la sostituzione di tali componenti è estremamente onerosa (dai 60.000 ai 100.000 euro), così come non banale è il loro smaltimento.
Senza dover sostenere costi aggiuntivi, ed evitando i suddetti problemi degli autobus elettrici, quale soluzione sostenibile e di buon senso, abbiamo proposto che 72 autobus del trasporto pubblico, attualmente in dotazione, a motore diesel, utilizzino il gasolio di origine vegetale, che riduce fino al 90% le emissioni sui mezzi circolanti ed è conveniente economicamente.
Tuttavia queste nostre proposte di buon senso sono state respinte dall’Amministrazione Comunale e dobbiamo denunciare pubblicamente la gravità di aver approvato l’installazione di una stazione di ricarica per autobus, dinnanzi all’Anfiteatro Romano, a spregio della valorizzazione culturale tanto spesso decantata!
Grave ritardo per l’ultimazione lavori del sottopassaggio del Grattacielo di Viale P.Amedeo: rimandata all’Estate 2026!
27/9/2025
Al termine dell’estate in corso è nuovamente prevista la chiusura totale del Sottopassaggio Grattacielo di viale Principe Amedeo per la prosecuzione lavori delle rampe di accesso, lato mare e monte, accessibili ai disabili, ad opera di Rete Ferroviaria ItaIiana (RFI).
Dopo la precedente chiusura totale del Sottopassaggio per 5 mesi, dal 2 Dicembre 2024 fino al 18 Aprile 2025, con disagi alle migliaia di cittadini e turisti costretti ad allungare di circa 400 metri il proprio percorso a piedi ,lungo via Ravegnani, sotto il Ponte Ferroviario, e viale Rodi, per raggiungere il Centro Storico o Marina Centro.
I lavori iniziati nel Febbraio 2024 sono in grave ritardo, dopo un anno e mezzo, rispetto ai 350 giorni previsti:
• Lato mare, sono ancora da completare le due rampe di scale per l’accesso pedonale in Via Monfalcone, Viale Rodi e la rampa dedicata al transito di persone con disabilità e ciclisti;
• Lato monte, non è ancora stata avviata la realizzazione della rampa continua di raccordo con il marciapiede di Piazzzale Cesare Battisti, angolo Corso Giovanni XXIII°;
• L’implementazione del condotto sotterraneo di attraversamento della Ferrovia con i cavi elettronici e la fibra ottica, già prevista nell’intervento, è iniziata solo in questi giorni, durerà due mesi ritardandoi così l’ultimazione della rampa a mare.
Alla mia interrogazione consigliare di questa settimana, con la quale ho chiesto quando saranno ultimati i lavori delle nuove rampe e quando avverrà la riapertura definitiva del Sottopassaggio del Grattacielo, l’Amministrazione Comunale ha risposto : “l’Estate 2026”.
Per rifare le rampelato mare e lato monte, non l’intero sottopassaggio, al momento, ci vorranno 2 anni e mezzo, rispetto ad un anno inizialmente previsto.
Dinnanzi al protrarsi della obbligata deviazione pedonale e dei disagi per i cittadini e turisti, ho chiesto all’Amministrazione Comunale di sollecitare la realizzazione delle opere e di provvedere, almeno, alla rimozione delle “sconnessioni” sui marciapiedi di viale Rodi, causate dalle radici degli alberi e di potenziare l’illuminazione notturna, per agevolare il transito in sicurezza delle persone.
Il degrado dell’ex McDonald’s, di cui il Comune è comproprietario, nel cuore del Parco del Mare e di Marina Centro.
28/4/2025
All’angolo di via Beccadelli-Parco del Mare, perdura, dal 2020, il degrado dell’ex McDonald’s, una struttura abbandonata, svuotata all’interno delle sue attrezzature, il cui ingresso è diventato rifugio dei “senza dimora”. L’immobile presenta un’immagine incompatibile con il lungomare Tintori riqualificato, nel cuore di Marina Centro.
Il Comune di Rimini, è comproprietario per 1/3 del suddetto immobile di mq 117 e dell’area adiacente esterna di circa 200 mq, mentre i restanti 2/3 sono di proprietà di una società privata.
Il Comune di Rimini, in base alla risposta alla nostra interrogazione consigliare di giovedi scorso, ha acquisito la concessione proprietaria del bene, il 1/10/2013, dall’Agenzia del Demanio, grazie al D.L. del Federalismo Demaniale e nel 2020 è cessato l’ultimo contratto di locazione.
Già tre anni orsono, con interrogazione consigliare del 09/06/2022, evidenziavo che a seguito della cessata attività di ristorazione, lo stabile gravava in stato di abbandono e degrado, e chiedevo all’Amministrazione Comunale, l’intervento della proprietà per il risanamento e la cura dell’immobile.
Il Comune di Rimini, quale comproprietario dell’immobile, a maggior ragione, avrebbe dovuto responsabilmente prevenire e intervenire per evitare la situazione di abbandono e degrado dell’immobile; conformemente a quanto prescrive il proprio Regolamento di Polizia Locale, per salvaguardare la sicurezza e il decoro nel cuore di Marina Centro e del Parco del Mare.
Teniamo presente, che Il Comune di Rimini, in virtu’ del federalismo demaniale, deve continuare a pagare il canone concessorio demaniale annuo di 18.640 euro, (dal 2013 per 12 anni sono stati pagati 223.680 euro!), anche senza l’utilizzo/locazione del bene.
Per la riqualificazione dell’immobile esistente, il RUE, consente: gli interventi edilizi di manutenzione ordinaria, straordinaria, la ristrutturazione edilizia, e le destinazioni d’uso: commerciale e pubblico esercizio.
Sollecitiamo, pertanto, tali urgenti interventi e auspichiamo quanto prima il raggiungimento di un accordo equilibrato tra l’interesse pubblico del Comune e quello del soggetto privato, per la ristrutturazione dell’immobile, con l’insediamento e avvio di una attività qualificata, per l’immagine turistica della Marina Centro.
Riapertura temporanea e precaria del sottopassaggio del Grattacielo: sia garantita sicurezza e agibilità!
22.4.2025
Dopo la nostra interrogazione consigliare del 19/02/2025, in merito al tardivo completamento dei lavori del sottopassaggio del Grattacielo (in corso da un anno e mezzo), lo scorso venerdì 18 aprile è avvenuta la riapertura provvisoria di tale sottopasso, che era completamente chiuso dal 2 dicembre 2024.
Avevo chiesto la riapertura, per agevolare i collegamenti tra Marina Centro e Centro Storico e ridurre i disagi ai pedoni, cittadini e turisti, costretti ad allungare il percorso di 400 metri sui marciapiedi di via Graziani, viale Rodi, stretti, sconnessi, poco illuminati.
Il sottopasso resterà aperto e fruibile temporaneamente per tutta la stagione estiva; ma chiediamo interventi affinchè venga garantita sicurezza e agibilità del transito.
L’attuale rampa lato mare su via Monfalcone, con i 16 gradini, larghi 3 metri, è dotata di un solo corrimano provvisorio, lato Riccione, invece dei due necessari (uno a destra e uno a sinistra), per consentire il transito in sicurezza e l’agibilità dei pedoni, in particolare degli anziani.
Inoltre è necessario apporre adeguata segnaletica che indichi/limiti l’attuale possibilità di percorrere il sottopasso ai soli pedoni. E’ opportuno infatti prevenire l’utilizzo, da parte di ciclisti e/o famiglie con passeggini, degli scivoli presenti nella rampa lato monte, ma assenti nella rampa lato mare, con conseguente difficoltà di risalita delle scale, con in braccio le biciclette o passeggini, come è avvenuto in questi giorni.
L’attuale riapertura, oltre ad essere temporanea, è quindi anche estremamente precaria, chiediamo urgentemente la messa in sicurezza.
Al termine dell’estate, è prevista nuovamente la chiusura totale del sottopassaggio, con conseguenti nuovi disagi; sollecitiamo quindi l’Amministrazione che si adoperi, perché questa volta vengano rispettate le tempistiche programmate.
Sono ancora da realizzare: lato mare, la rampa pedonale per l’accesso su Viale Rodi e la rampa dedicata al transito delle persone con disabilità e ciclisti; lato monte, la rampa di raccordo con il marciapiede di Piazzale Cesare Battisti; mancano inoltre l’implementazione della infrastruttura sotterranea con cavi telefonici e fibra ottica, oltre alle rifiniture alle pareti e la pavimentazione.
Per l’ultimazione dei lavori e la riapertura del sottopassaggio bisognerà attendere la primavera del 2026, oltre un anno in più rispetto ai 350 giorni inizialmente previsti, prospettati e annunciati dall’Amministrazione Comunale.