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Nel Comune di Rimini, TARI in aumento del +5,88% nel 2025, ma il servizio di raccolta rifiuti è meno efficiente con le isole ecologiche.
 
 

 19.12.2024

Nel Centro Storico è in corso la sostituzione progressiva dei tradizionali cassonetti e contenitori dei rifiuti con le isole ecologiche interrate, dotate di cinque “torrette” per la raccolta differenziata di vetro, plastica/lattine, carta, organico, e indifferenziato.

Le isole ecologiche interrate realizzate e già operative sono nove(   in via Bastioni Meridionali, Bastioni Occidentali, Bastioni Settentrionali, via D’Azeglio, via Mameli, Largo Gramsci-piazzetta Santa Rita, via Oberdan-presso via Dante, via Castracane, via Tonti), e cinque in corso di realizzazione o completamento (in via Bertani, via Cornelia, via Oberdan-presso via Gambalunga, via Montefeltro), per un totale di 14 isole ecologiche interrate previste nel Centro Storico con una spesa di 1.900.000 euro.

Dal 25 Novembre scorso è incominciata la graduale rimozione dei “cassonetti” nelle aree già coperte dalle “isole ecologiche interrate”, e in particolare sono stati rimossi i “cassonetti” in via Santa Chiara, via Fratelli Bandiera, via Molini, via Bastioni Settentrionali.

Il progetto mira a migliorare la raccolta differenziata e la qualità ambientale del Centro Storico, riducendo il numero dei contenitori e dei passaggi degli automezzi di raccolta o svuotamento.

L’intervento è finanziato da Hera, mediante il pagamento dai cittadini utenti della TARI (tariffa per il servizio pubblico di gestione rifiuti), aumentata del 4,15% nel 2024 e prevista in aumento del 5,88% nel 2025.

Rileviamo che a seguito della prima eliminazione dei “cassonetti” in via Santa Chiara e via Fratelli Bandiera, parecchi residenti, in particolare gli anziani, hanno manifestato difficoltà personali di dovere percorrere diverse centinaia di metri per conferire i rifiuti alle distanti “isole ecologiche interrate” di via Castracane e di via Bastioni Meridionali.

Il problema riguarda le migliaia di utenze (5.000) domestiche e non domestiche di altre zone del Centro Storico, distanti dalle isole ecologiche, decentrate.

Secondo i criteri di posizionamento, le isole ecologiche dovrebbero essere “baricentriche” rispetto al bacino di utenza e le distanze dal domicilio dei residenti non dovrebbero superare i 200 metri.

Poiché queste distanze non sono sempre rispettate, per evitare disagi ai residenti, che pagano il servizio, chiediamo il mantenimento di alcuni cassonetti e/o servizi di raccolta sostitutivi-integrativi.  

In alternativa, il rischio è di veder abbandonati a terra sacchetti di rifiuti lungo strade e marciapiedi. Tale fenomeno, preoccupante anche da un punto di vista igienico-sanitario, si sta già registrando nelle aree dove le isole ecologiche sono operative!

Al fine del miglioramento del servizio delle isole ecologiche, siamo inoltre a dover evidenziare che l’apertura, nella “torretta” per il conferimento del rifiuto “indifferenziato”, dovrebbe essere più ampia, al fine di consentire l’agevole inserimento dei sacchetti di tali rifiuti, ed evitare che i sacchetti di più grandi dimensioni vengano abbandonati a fianco dell’isola ecologica.

E’ imprescindibile il senso civico di residenti e turisti, ma in considerazione della tassa rifiuti pagata ( aumentata tutti gli anni), è importante che sia garantito un servizio efficiente, accessibile e di prossimità di raccolta rifiuti, prioritario per la riqualificazione ambientale del Centro Storico.

 
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Il dramma di Villa Verucchio non poteva essere evitato?
 
 

 04/01/2025

In base a quanto appreso dai media, il 23enne egiziano, avente status di protezione internazionale, autore delle aggressioni, la sera del 31 dicembre, con 4 persone accoltellate a Villa Verucchio (RN), poche ore prima, nel pomeriggio, si trovava a Rimini, nei pressi della Moschea di Corso Giovanni XXIII, nel Borgo Marina, adiacente al Centro Storico.

In base alle dichiarazioni rese dal presidente della comunità egiziana, apprendiamo che, anche nel pomeriggio del 31 dicembre, era apparso in stato confusionale e, addirittura cercasse dei soldi per “riempire una bottiglietta di plastica con della benzina e dare fuoco a qualcosa”, un gesto eclatante per poter essere rimpatriato in Egitto dalle autorità italiane, in conseguenza della propria situazione di disagio.

La prima domanda da porsi è: perchè nessuno è intervenuto per tempo, nonostante fossero a conoscenza dei disagi di tale individuo?

In base alle notizie apprese, il ragazzo avrebbe dato segnali di squilibrio mentale, anche nei giorni e mesi precedenti. La cooperativa che aveva in carico tale ragazzo, nonostante tali elementi, perché non è intervenuta con le cure? Se il ragazzo voleva esser rimpatriato, come emergerebbe dalle parole del presidente della comunità egiziana, per quale motivo non gli è stata prospettata tale possibilità dalla medesima cooperativa? E’ stato fatto il necessario per evitare quanto avvenuto la sera del 31 dicembre? 

Le Cooperative di accoglienza immigrati, al di là del denaro percepito per i soggetti ospitati (richiedenti asilo, o oggetto di protezione internazionale), compiono gli adeguati controlli e adempiono a quanto previsto dai bandi?

Naturalmente il nostro pensiero e la nostra piena solidarietà va alle vittime delle aggressioni, alcune delle quali ancora in ospedale, e a tutta la comunità di Villa Verucchio, sconvolta da tali accadimenti.

Un doveroso ringraziamento va al Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri, Luciano Masini, che con prontezza è dovuto intervenire per fermare l’azione criminosa del giovane egiziano, che in alternativa avrebbe potuto colpire e ferire altre persone. Ci auguriamo che il Carabiniere, venga prosciolto al più presto nelle indagini in corso, in merito all’eccesso di difesa.

Chiedo al Sindaco di Rimini, che le registrazioni della videosorveglianza nei pressi della Moschea di Corso Giovanni XXIII, del giorno 31 dicembre, vengano messe a disposizione degli inquirenti, per verificare le frequentazioni del soggetto e consentire di avere la maggiore completezza informativa nelle indagini e a tutela della cittadinanza.

Più volte ho personalmente richiesto adeguati controlli nel quartiere del Borgo Marina, a fronti di tali accadimenti, sono a rinnovare la richiesta al Sindaco e al Prefetto.

Inoltre aspettiamo che venga istituito il tavolo di confronto per il trasferimento della Moschea, e la messa in sicurezza del quartiere, promesso dal Sindaco stesso.


 
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Il Nuovo Mercato Coperto non parte e non è sostenibile.
 
 

 13/12/2024

La progettazione, realizzazione e gestione del Nuovo Mercato Coperto di Rimini, che era stata aggiudicata nell’aprile 2023 alla Società Renco non va avanti.

Il progetto preliminare del Nuovo Mercato di via Castelfidardo prevede la demolizione della struttura esistente e la ricostruzione, sul medesimo sito, di un edificio con una superficie complessiva di circa 8.000 mq, su quattro piani (interrato, piano terra, primo, secondo).

L’intervento da realizzarsi in due anni (6 mesi per il trasferimento del “mercato temporaneo” nell’area del Settebello e 18 mesi per la nuova costruzione), comporta un costo di euro 22.465.440 e la concessione gratuita dal Comune del diritto di Superficie del valore di euro 5.908.073, per 49 anni.

In base agli annunci dell’Amministrazione, i lavori dovevano già essere iniziati e invece non si hanno più notizie dell’avvio, motivo per cui con una interrogazione consigliare al Sindaco ho cercato di avere risposte e chiesto trasparenza relativamente alla realizzazione di tale importante opera.

La Conferenza di Servizi decisoria, indetta dall’Amministrazione Comunale il 3 Novembre 2023, trascorso un anno, non si è ancora conclusa, con il parere di approvazione del progetto esecutivo.

Sarebbero state chieste modifiche al progetto, anche per recepire le osservazioni pervenute da AUSL e Vigili del Fuoco, in merito agli spazi dei banchi, alla circolazione interna e sicurezza della struttura.

Le modifiche, non ancora risolte, sarebbero la causa dello stallo nelle decisioni della Conferenza dei Servizi e della mancata approvazione del progetto esecutivo per iniziare i lavori del Nuovo Mercato.

Non sappiamo come e quando si sbloccherà questa situazione paralizzante e l’Amministrazione Comunale non riesce a dare risposte.

Si tenga, inoltre, in considerazione che l’Amministrazione Comunale, da Gennaio 2025, non potrà neanche più prorogare la Convenzione in essere con il Consorzio Operatori della Gestione del Mercato (in scadenza al 31/12/24) e di conseguenza, dovrà prendere in carico la gestione del Mercato Coperto, burocratica ed onerosa, perché la struttura è obsoleta e fatiscente.

Purtroppo l’Amministrazione Comunale, che oggi si trova a fare i conti con ritardi e problematiche nella realizzazione del Nuovo Mercato Coperto, non ha mai prestato attenzione alle nostre proposte di realizzare l’opera in Piazzale Gramsci, con un progetto più sostenibile.

Questa nostra proposta non richiedeva il “trasferimento temporaneo” del Mercato Coperto nell’area del Settebello, in una struttura provvisoria, che comporta l’aumento del canone del 39% per  tutti gli operatori e al ritorno nella nuova struttura notevoli  aumenti dei canoni: per i produttori del 66%, i commercianti e negozi dell’82%, il supemercato del 29%.

Rimarchiamo ancora oggi la necessità di tutelare i commercianti del Mercato Coperto e dell’area limitrofa del Centro Storico.

Il Mercato Coperto costituisce un’opera di pubblica utilità, fruita da cittadini e turisti per l’acquisto di generi alimentari e in quanto tale deve essere salvaguardata.


 
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Teatro Galli: dopo 6 anni dalla sua inaugurazione, attende il recupero delle sue dotazioni storiche.
 
 

 04/12/2024

Sono trascorsi 6 anni dall’inaugurazione, avvenuta il 28 Ottobre 2018, del ricostruito Teatro Poletti, che ha ridato vita ad uno dei più belli teatri ottocenteschi.

Nell’ambito della ricostruzione “filologica”, non è ancora avvenuto il recupero di alcune “dotazioni storiche” del nostro Teatro.

Dopo lo studio di fattibilità commissionato, nel 2017, alla ditta Leonardo di Bologna e l’incarico iniziale alla restauratrice Laura Ugolini, infatti non hanno avuto seguito gli interventi annunciati per il restauro del Sipario Storico del Teatro.

Lo spettacolare Sipario Storico resta invisibile, rinchiuso in una cassa lunga 12 metri, nei depositi del Museo Comunale, senza sapere se e quando verrà restaurato, valorizzato e reso visibile ai Riminesi.

Tra i Sipari Storici è ”uno dei più pregiati e preziosi”, di alto valore artistico e spettacolare, raffigurante “Cesare al passaggio del Rubicone”, opera  in tempera su tela di metri 17,70x11,30 di   Francesco Coghetti, dipinta  nel 1857.

Il Sipario fu salvato dalle distruzioni della guerra per merito del custode del Teatro, Aldo Martinini, che lo trasportò precauzionalmente a San Marino; nel dopoguerra è rimasto abbandonato per decenni, arrotolato sul pavimento del salone del Palazzo dell’Arengo, poi in una cassa dei depositi comunali di via della Gazzella, e ora nel Museo della città.

Sottolineo che l’Amministrazione Comunale non ha stanziato alcuna risorsa per il restauro del Sipario Storico, a fronte di una spesa quantificata nel 2019 di 320.000 euro, prevista nel Bilancio 2019-2021 con i finanziamenti privati Art-Bonus, poi addirittura eliminata.

Con interrogazione Consigliare al Sindaco, ho chiesto:  

1) all’Amministrazione Comunale di provvedere al restauro del Sipario Storico, con il cofinanziamento del Comune e dei Privati (tramite Art Bonus), e dar seguito alla sua ricollocazione naturale nel Teatro, per tornare ad essere ammirato dal pubblico.

Come ha fatto, proprio quest’anno, il Comune di Spoleto reperendo le risorse proprie e dei privati per il restauro del Sipario Storico del Teatro Menotti, opera di Francesco Coghetti del 1861, raffigurante “Annibale sconfitto sotto le mura di Spoletto”.

2)    il restauro e la ricollocazione, con parere della Soprintendenza, del busto di marmo del Poletti, opera dello scultore carrarese Pietro Tenerani (1798-1869), posizionato nel 1857 sopra la porta principale d’ingresso alla sala del Teatro, tutt’ora rinchiuso in una cassa per i lavori di ricostruzione del Teatro.

3)    l’acquisto e la ricollocazione nel Teatro, del pianoforte storico, utilizzato da Giuseppe Verdi per le prove e la prima assoluta dell’Aroldo, in occasione dell’inaugurazione, avvenuta il 16 Agosto 1857, del Teatro Vittorio Emanuele II di Rimini, attualmente di proprietà di un noto collezionista e commerciante di pianoforti di Misano Adriatico.

Tali interventi sono richiesti per la restituzione alla città di opere di interesse storico, la completa valorizzazione del patrimonio culturale e delle radici identitarie del nostro Teatro.

 
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Aumentare le paghe degli autisti di Start con i milioni incassati nella lotta all’evasione dei biglietti.
 
 

 28/11/2024

Continuano i disservizi di Start Romagna, con corse degli autobus del trasporto pubblico saltate (fino ad un centinaio al giorno), e aumentano le proteste degli utenti, in particolare degli studenti e lavoratori, per l’arrivo in ritardo a scuola e nei posti di lavoro.  

Le cause, come noto, sono l’insufficienza degli autisti, con l’organico nel bacino di Rimini di 260 autisti, sottodimensionato di una ventina di unità per le difficoltà di nuove assunzioni, considerato lo stipendio mensile netto di 1.250 euro, poco attraente.   

Sono oltre 5.000 le corse di autobus cancellate in un anno, per la carente copertura degli autisti (ricordiamo che ogni turno giornaliero di un autista copre circa 7 corse).

Un’altra pesante criticità, sotto gli occhi di tutti, è la diffusa evasione dei biglietti di viaggio, con milioni di euro non incassati da Start Romagna, (nel 2023, in Romagna, le 45.000 multe effettuate hanno consentito un incasso di 2 milioni di euro).

Ritengo che una concreta e drastica lotta all’evasione del biglietto, oggi fuori controllo, consentirebbe alla società di incassare i milioni di euro necessari per aumentare le paghe e il numero degli autisti.
E’ necessario, però, che l’evasione dei titoli di viaggio, invece di essere” silenziata” da Start, sia contrasta con efficacia ed eliminata.

Nella suddetta azione di contrasto all’evasione, la Convenzione stipulata da Start ed Holacheck, purtroppo, è inadeguata, in quanto:

a)    Sono inesistenti i controlli sugli autobus prima delle ore 7 e dopo le 19,30, mentre il servizio degli autobus inizia alle ore 5 e termina ben oltre la mezzanotte, quindi attualmente gli autobus viaggiano senza controlli del biglietto per molte ore;

b)    Sono insufficienti 10 controllori anti-evasione in tutta la Romagna (due squadre di tre controllori ciascuna nella Provincia di Rimini, una squadra di due controllori nella Provincia di Forli-Cesena, una squadra di due controllori nella Provincia di Ravenna). Ricordando che l’azione di una squadra può controllare al massimo 30 corse al giorno. Nel bacino di Rimini dinnanzi a 1.800 corse giornaliere effettuate, vengono controllate al massimo 60 corse, in tutta la Romagna su 5.300 corse giornaliere, sono controllate al massimo 60 corse.  

E’ urgente una svolta nell’azione di Start Romagna contro l’evasione del biglietto nei propri autobus, che deve essere eliminata, come avviene sugli autobus dei vettori privati, che svolgono un servizio pubblico.  

Con l’interrogazione consigliare di questa sera chiederò, quante sono, in base alla Convenzione, le verifiche previste ogni anno e quelle effettivamente eseguite dalla Holacheck, e se non sia più funzionale il potenziamentoe la formazione di proprie squadre di Start Romagna contro l’evasione dei titoli di viaggio.

Tra le misure di contrasto, propongo l’installazione dei “tornelli” sugli autobus per regolamentare, con il possesso del biglietto, la salita sugli autobus, come è stato fatto nei paesi anglosassoni.

Invito l’Assessore competente ad un’osservazione in presenza sugli autobus di Start Romagna, per verificare personalmente la dimensione preoccupante dell’evasione dei titoli di viaggio e la necessità di dover intervenire per contrastare l’evasione.

I milioni di euro recuperati nel contrasto all’evasione tariffaria, possono essere utilizzati per aumentare gli stipendi degli autisti, consentire nuove assunzioni, ed eliminare le corse cancellate.   
                                                                                        

 
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