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8 proposte per la città respinte dall’Amministrazione Comunale.
23/12/2021
Per completezza d’informazione, non fornita dall’Ufficio Stampa del Comune, ho presentato 8 emendamenti, al Bilancio di Previsione del Comune di Rimini 2022-2024 e al Documento Unico di Programmazione (D.U.P.) 2022-2024, respinti, in via pregiudiziale, dall’Amministrazione Comunale e dalla sua maggioranza.
1° Realizzare il Parcheggio Fellini con l’accensione di un Mutuo di 8.000.000 di euro.
Considerato che il Parcheggio sotterraneo in Piazzale Fellini, previsto nel Piano Investimenti 2022 con la procedura del progetto di finanza non può essere realizzato, per la mancanza di un operatore economico privato interessato, ho proposto di ricorrere urgentemente ad un mutuo per consentire l’avvio dell’opera.
Dopo la perdita di 164 posti auto, nel nuovo tratto di lungomare Fellini-Kennedy, è necessario e urgente la realizzazione di tale parcheggio, annunciato dall’Amministrazione Comunale dal 2020, con un piano interrato e 400 posti auto, di cui, fra l’altro, non abbiamo mai visto neanche il progetto.
2° Abbattere le rette delle Scuole d’infanzia 3-6 anni come per gli asili nido.
Con decorrenza dalla prossima annualità scolastica, ho chiesto di abbattere le rette delle Scuole dell’Infanzia 3-6 anni, a sostegno delle famiglie, come approvato per gli asili nido comunali con esenzione totale fino al Reddito Isee di 26.000 euro.
3° Prolungare il Metromare dalla Stazione di Rimini alla Fiera, con percorrenza adiacente alla linea ferroviaria (senza occupare/ridurre le sedi stradali);
In alternativa al progetto avventato, dell’Amministrazione Comunale, che vedrebbe il Metromare correre lungo le strade della città, Via Cesare Battisti, Via Ravegnani, Via Savonarola, Via Matteotti, Via XXIII Settembre, Via Emilia, il porto canale, il deviatore del Marecchia (da demolire e ricostruire), e sottopassi da definire.
Per evitare la paralisi della mobilità con la riduzione delle sezioni stradali, i tempi lunghi di realizzazione dell’opera, e gli alti costi da sostenere, dopo l’esperienza, non certo felice, del TRC.
4° Realizzare il Nuovo Mercato Coperto San Francesco nell’area di Piazza Gramsci,
circondata da 4 strade, che lo rendono accessibile, con parcheggi interrati o sopraelevati per autoveicoli, a servizio dei clienti e di coloro che accedono al Centro Storico.
Invece della prevista demolizione del fabbricato esistente del Mercato Centrale Coperto con la ricostruzione nella stessa area, riscontrato che risulterebbe costoso e problematico lo spostamento temporaneo degli operatori, per almeno 2-3 anni, nell’area del cinema Settebello.
5°: Spostare il CEIS, dopo 75 anni, per la valorizzazione dell’Anfiteatro romano
e consentire la ripresa degli scavi, riportare alla luce la parte interrata dell’Anfiteatro e valorizzare il Monumento, che avrebbe un forte richiamo turistico e di immagine per la città.
L’Amministrazione Comunale continua ad ignorare da decenni l’esistenza dell’Anfiteatro Romano (neppure citato nel DUP), un Bene culturale mortificato.
6° Recuperare l’ex Convento di San Francesco risalente al 1257, nel quale si insediò nel 1400 la prima Biblioteca pubblica d’Italia, ad opera della famiglia Malatesta,
anche per rimuovere, dopo oltre 70 anni, le rovine dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, che degradano l’immagine di Via IV Novembre, di fianco al Tempio Malatestiano, capolavoro del Rinascimento.
7° Restaurare e valorizzazione delle Mura Federiciane,
la valorizzazione e restauro di Porta Galliana deve riguardare anche le sue Mura adiacenti, con i seguenti interventi: 1) Il consolidamento e restauro delle Mura Federiciane; 2) La realizzazione di una fascia di rispetto a verde; 3) Il rifacimento della illuminazione pubblica e della pavimentazione; 4) L’eliminazione della dismessa centrale elettrica di Via Bastioni Settentrionali.
8° Ripensare la realizzazione della Nuova Piscina Comunale,
individuando un luogo di realizzazione più adatto rispetto al Parco Don Tonino Bello e ridefinire il progetto dell’impianto con almeno una vasca di 50metri.
La telenovela “senza fine” della videosorveglianza della ZTL nel Centro Storico.
11/12/2021
L’Amministrazione Comunale aveva comunicato il 14.8.2018 l’ampliamento della Zona a Traffico Limitato tra le mura cittadine lato Sud( lungo i Bastioni) e l’asse Cavalieri -Oberdan -Aponia lato Nord, con i seguenti interventi:
a) Lo spostamento di tre impianti elettronici per il controllo degli accessi, da Via Garibaldi a Via Molini, da Via IV Novembre a Via Dante Alighieri e da Via Quintino Sella a Via 22 Giugno;
b) La sostituzione dei tre impianti di controllo già installati nei seguenti varchi: Via Bertani, Corso Giovanni XXIII e Via Marecchia all’intersezione con Via Matteotti;
c) L’installazione di altri nuovi sette impianti per il controllo degli accessi in corrispondenza di Via Trai, Corso d’Augusto, Via Luigi Tonini,Via Castelfidardo,Via Michele Rosa,Via Ortaggio e Via Marecchia intersezione con Via Matteotti.
La stessa Amministrazione Comunale il 14 Febbraio 2019 comunicava la conclusione dell’installazione dei tredici varchi elettronici entro il mese di marzo 2019 e che la nuova Zona a Traffico Limitato, sarebbe entrata in funzione entro la fine della primavera 2019.
L’ass. Frisoni, il 4.9.2020, dichiarava alla stampa ;”è vero che le telecamere sono spente da tanti mesi, ma è altrettanto vero che solo con un sistema di video camere capillare riusciremo a fare un presidio efficace”.
Aggiungeva: “alla fine di via D’azeglio, altezza Via Olivieri, abbiamo studiato il posizionamento di una nuova rotatoria e la nuova telecamera sarà accesa lì anziché all’ingresso di Corso d’Augusto”.
Successivamente, il 28.6.2021, l’Amministrazione Comunale comunicava :” E’ previsto infine il ripristino del perimetro della Zona a Traffico limitato del Centro Storico all’inizio di Corso d’Augusto. Non sarà dunque possibile transitare in Via Ducale negli orari in cui la zona ZTL è attiva, omogeneamente agli altri varchi presenti lungo il perimetro urbano (cioè dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 20)”.
Infine, l’Amministrazione Comunale, il 25 Novembre 2021, tramite gli Assessori Roberta Frisoni (mobilità) e Mattia Morolli (lavori pubblici), dopo l’incontro con i residenti del Rione Clodio, annunciava, “diversamente”, un varco video controllato ZTL, solo di notte per ridurre il traffico in via Ducale, che sarà attivato entro marzo, a seguito della realizzazione della nuova rotatoria nel prossimo mese di Gennaio.
Questa la telenovela triennale, dal 2018 ad oggi, della videosorveglianza della ZTL nel Centro Storico, caratterizzata da annunci senza seguito, ritardi, incertezze, contraddizioni, della Amministrazione Comunale.
Per questo, con l’ultima interrogazione consigliare, abbiamo chiesto:
1) quando entrerà in funzione la nuova Zona a Traffico limitato, con il nuovo sistema di videocontrollo per la salvaguardia del Centro Storico, dopo tre anni di telecamere spente e i falsi annunci dal 2019.
2) Di conoscere le ragioni “vere” che impediscono l’attivazione del sistema di video controllo della ZTL del nostro Centro Storico;
3) Quanto è costato al Comune di Rimini il nuovo sistema di video sorveglianza con 13 varchi elettronici della ZTL del Centro Storico, prevedibile oltre i 100.000 euro, vista una delibera di Giunta del 2019;
4) a quanto ammonta la stima dei mancati introiti per il Comune a causa delle telecamere spente da almeno tre anni (2019-2020-2021) che potrebbero richiamare l’attenzione della Corte dei Conti;
5) di conoscere se sono stati approvati e quali sono gli orari previsti dei 13 varchi elettronici alla ZTL nel Centro Sorico ;
6) di ampliare per la tutela coerente del Centro Storico il varco elettronico della ZTL su Corso d’Augusto e Via Ducale, dalle previste sole ore notturne ad almeno 16 ore( diurne e notturne), come chiesto dai residenti, alla luce del carico di traffico, ricordando che nel Borgo San Giuliano, pur non rientrando nel Centro Storico, vige una ZTL di 24 ore (come in Via IV Novembre e in Via Garibaldi)
L’Ass. Frisoni non ha risposto a queste domande, che hanno a cuore la valorizzazione e tutela del Centro Storico, ma ha cercato di divagare come al solito, con fumosi comunicati stampa.
L’Amministrazione Comunale sospenda la progettazione della Nuova Piscina Comunale nel Parco Don Tonino Bello.
L’Amministrazione Comunale, procede senza ascoltare nessuno (né i residenti, né i Consiglieri di minoranza), con la progettazione definitiva ed esecutiva della Nuova Piscina Comunale che sacrifica un’ampia area verde del Parco Don Tonino Bello a Viserba e stanzia 7,5 milioni di euro dei cittadini per la copertura della spesa .
La superficie del verde effettivo del Parco viene ridotta da 26.000 mq. a 12.000 mq: l’impianto natatorio insiste su un sedime di 3.730 mq con un’altezza fino a 12 metri, i parcheggi si estenderanno per 4.770 mq, l’esistente vasca di laminazione interrata occupa 3.500 mq (un volume di 10.000 metri cubi in cemento armato che non consente la piantumazione degli alberi), l’area per sgambamento cani sarà di 1.600 mq e i camminamenti 250 mq.
l Parco Don Tonino Bello, un’area verde in una zona Peep densamente popolata, è usufruito quotidianamente dai residenti, dai bambini, dalla Scuola d’Infanzia “Acquamarina” per l’attività all’aperto e dal Centro Sociale Anziani.
Per l’accesso alla Piscina da tutta la città, sono previste 700/1.000 auto al giorno, con l’intasamento delle strade circostanti, l’inquinamento del Parco, l’impatto sulle centinaia di abitazioni adiacenti.
Oltre alle criticità sollevate dal sottoscritto Consigliere di minoranza, fin dall’approvazione del progetto preliminare, anche i candidati delle Liste Rimini Coraggiosa (2,65%) ed Europa Verde (1,53%), che hanno contribuito all’elezione del Sindaco Sadegholvaad (51,32%), in campagna elettorale, avevano dichiarato che il progetto di realizzazione della Nuova Piscina Comunale nel Parco Don Tonino Bello ”doveva essere rivisto e messo in discussione dal nuovo Consiglio Comunale e dalla Nuova Giunta”.
Per questo con l’interrogazione consigliare, ho chiesto al Sindaco di sospendere il progetto, per coerenza con le promesse fatte agli elettori dalle liste della sua coalizione, a cominciare dall’esponente di Rimini Coraggiosa, nominato Assessore nella Giunta Comunale.
L’Amministrazione Comunale non può procedere a “testa bassa”, ma occorre ripensare responsabilmente il luogo di realizzazione e il progetto della struttura stessa.
La Nuova Piscina Comunale (attesa da decenni), invece di essere isolata nel Parco Don Tonino Bello a Viserba, deve essere inserita in un Polo Sportivo riminese, riconoscibile e accessibile dall’intera città.
Avevamo proposto che l’impianto natatorio fosse inserito nella vasta area della Cittadella dello Sport a Rivabella, con i campi del rugby e del baseball, ottenuta dal Comune in diritto di superficie, che può essere ampliata in futuro con nuove strutture sportive, con tutti i servizi necessari, a cominciare dai parcheggi e senza impatto ambientale.
Per la Nuova Piscina Comunale, occorre non solo un luogo accessibile, ma anche una superficie compatibile, per realizzare un progetto di eccellenza, con una vasca olimpionica di 50 metri, in grado di ospitare gare nazionali-internazionali di nuoto, e altre specialità, come il nuoto sincronizzato, la pallanuoto, i tuffi dal trampolino ecc.
Non certo una vasca limitante di 25 metri, come prevede il Progetto approvato dalla Giunta Comunale.
L’Amministrazione Comunale deve salvaguardare il verde del Parco Don Tonino Bello, dare seguito con i “fatti” alle tante “parole” delle linee programmatiche sulla “transizione ecologica”, e attuare un progetto competitivo e lungimirante, nell’interesse degli sportivi riminesi e di Rimini capoluogo turistico della riviera romagnola.
E’ ora di liberare i residenti di Via Ducale assediati dal traffico di 2 Circonvallazioni.
13-11-2021
La sperimentazione della chiusura del Ponte di Tiberio, terminata il 30 Settembre 2021, ha causato: a) L’intasamento del traffico veicolare e l’inquinamento ambientale (acustico e atmosferico) su Corso d’Augusto, Via Ducale, Via Clodia;
b) Il rione Clodio è stato ridotto ad uno “spartitraffico” tra due Circonvallazioni mare-monte e monte-mare;
c) La deviazione dalla Circonvallazione Occidentale su Corso d’Augusto, Via Ducale, Via Clodia è anche in contrasto con le disposizioni del PUMS 2018-2028 (Piano Urbano Mobilità sostenibile), approvato dalla Amministrazione Comunale, di allontanare il traffico dal Centro Storico.
Di fronte a questi pessimi risultati, l’Amministrazione Comunale continua a non ascoltare le proteste dei residenti, sempre più esasperati.
Per questo, nella prima seduta del Consiglio Comunale, ho chiesto con l’interrogazione al Sindaco, di uscire dall’immobilismo, di rispondere alle richieste dei cittadini, con soluzioni dirette ed immediate.
Occorre ripristinare, subito, l’originario senso di marcia monte-mare lungo via Bastioni Settentrionali, evitando l’attraversamento del traffico su Corso D’Augusto e Via Ducale, eliminando almeno una delle due Circonvallazioni che assediano il Rione Clodio;
Per la percorrenza mare-monte, ho proposto 2 alternative, attuabili anche sinergicamente, che consentano la “ridistribuzione” del traffico:
a) Il ripristino temporaneo del percorso su via Matteotti, Viale Tiberio, con l’attraversamento del Ponte di Tiberio, in attesa della realizzazione del Ponte “alternativo”;
b) Agevolare la percorrenza su Via Roma, con accesso mare-monte su Via Bastioni Orientali in doppio senso di marcia, al fine di creare un’alternativa a Viale Tripoli.
Nonostante la previsione nel Piano Investimenti 2022 e l’annuncio in campagna elettorale da parte del Sindaco Sadegholvaad, l’Amministrazione Comunale non ha ancora reso noto se è stato redatto il progetto del Ponte “alternativo” al Ponte di Tiberio.
Come avevo anticipato il 17 ottobre 2019, alla vigilia delle “sperimentazioni”, oggi è sotto gli occhi di tutti, che la chiusura del Ponte di Tiberio, senza un Ponte “alternativo”, ha creato gravi problemi alla viabilità ed è stata anteposta addirittura alla vivibilità e alla salute dei residenti del Rione Clodio.
Solo in questi ultimi giorni, dopo la nostra richiesta di due anni fa, sono stati installati in Via Ducale, i dispositivi destinati alle rilevazioni dei flussi di traffico, d’inquinamento acustico e ambientale!
Così, non sappiamo quando e per quante ore (8/16) l’Amministrazione Comunale intende attivare il varco ZTL su Corso d’Augusto (telecamere spente da 2 anni), tenuto conto che a differenza degli altri accessi nel Centro Storico, la Via Ducale resterebbe una via di attraversamento monte-mare; ricordiamo che nel Borgo San Giuliano, pur non rientrando nel Centro Storico, vige una ZTL di 24 ore.
Resta da chiedersi come l’attuale Vicesindaco, gli Assessori e i Consiglieri eletti nelle liste del PD e di Rimini Coraggiosa, che in campagna elettorale avevano criticato la precedente Amministrazione per il traffico veicolare monte-mare su Via Ducale, possano sostenere coerentemente le promesse fatte agli elettori.
Infine, riteniamo necessario recepire la sentenza della Corta Europea dei Diritti dell’Uomo del 14/10/2021, che ha condannato una Pubblica Amministrazione per aver attuato una deviazione alla circolazione stradale, con conseguente incremento del traffico e dell’inquinamento acustico-atmosferico, lesivo del diritto al rispetto della vita privata.
Spreco di denaro pubblico: spesi 220.000 euro per l’inutilizzata Casa dei Matrimoni in Piazzale Boscovich
24/09/2021
Dopo 4 anni dall’inaugurazione della “Casa dei Matrimoni”, posso ribadire che le ragioni espresse contro la sua realizzazione, con particolare riferimento ad una gestione oculata delle risorse pubbliche, avevano fondamento.
Ricordo che l’Amministrazione Comunale ha speso circa 220.000 euro per realizzare il manufatto sulla “palata”.
La struttura, simile ad una “biglietteria”, si è dimostrata poco funzionale e accogliente per celebrare i matrimoni; tant’è che attualmente è deposito per le attrezzature dei surfisti che cavalcano le onde a ridosso del Molo!
In alternativa al progetto “infelice” di questa Casa dei Matrimoni, e per risparmiare i 220.000 euro dei contribuenti riminesi, avevo avanzato, in Consiglio Comunale, la proposta di celebrare i matrimoni nei Giardini del Grand Hotel, o in location più qualificanti, già esistenti, della città.
La “sorda” e “sprecona” Amministrazione Comunale, come al solito aveva respinto la mia proposta, salvo poi realizzarla 2 anni dopo (oggi è possibile celebrare matrimoni al Grand Hotel, a Castel Sismondo, al Museo della Città…ecc)!
Nel piazzale del Molo resta una Casa dei Matrimoni inutilizzata, che danneggia la visuale della spiaggia e del mare, testimonianza della cattiva gestione della spesa pubblica.
Era di gran lunga meglio risparmiare quei 220.000 euro, o destinarli a sostegno delle famiglie in difficoltà.
Collegare San Giuliano Mare a Marina Centro con un "tunnel ciclo-pedonale" sotto il porto canale.
23/09/2021
Sono trascorsi 20 anni dall’inaugurazione della Nuova Darsena e purtroppo manca ancora un collegamento pedonale con Piazzale Boscovich.
I riminesi e i turisti, che si trovano sul Molo e in Piazzale Boscovich, non possono accedere alla passeggiata panoramica della Nuova Darsena, all’ampia piazza di 5.000mq e alle attività economiche di San Giuliano Mare, che sono vittime di sostanziale isolamento.
San Giuliano Mare è al momento raggiungibile dalla destra del porto, attraverso il Ponte della Resistenza (che molti turisti non conoscono) e nei soli mesi estivi, in orari limitati, è presente un piccolo “traghetto”, di collegamento pedonale, dal Faro, al Ristorante Quattro colonne.
Nel 2001 l’Amministrazione Comunale, per l’approvazione della “Variante riguardante il complesso residenziale de La Prua”, retrostante la Darsena, aveva ottenuto dalla proprietà 3 milioni di euro, come oneri di urbanizzazione, per migliorare l’accessibilità a San Giuliano Mare, ma nulla è stato fatto in questi anni!
Per collegare Piazzale Boscovich a San Giuliano Mare, propongo di realizzare un “tunnel ciclo-pedonale” sotto il Porto Canale.
A seguito di confronto con professionista, esperto di opere marittime, abbiamo avuto conferma che il progetto è realizzabile, sostenibile, con un “tubone” situato sotto il fondale del Porto Canale, collegato a 2 ingressi (uno su Piazzale Boscovich e l’atro nell’adiacente Darsena), dotati di ascensori ciclo-pedonali.
Il progetto è compatibile con il passaggio naturale delle barche e rispettoso del paesaggio.
Altre idee progettuali sono impraticabili per le seguenti ragioni: -un ponte alto 40 metri all’ingresso del Porto comporterebbe ben più elevati costi di realizzazione e un rilevante impatto ambientale; -un ponte “mobile” avrebbe rilevanti e continui costi di manutenzione, difficilmente sostenibili (es. ponte sul Porto di Cattolica) e vincolerebbe le barche a determinati orari di entrata e uscita.
Ricordo che nel 1994 è stato inaugurato il tunnel sottomarino di 50km, che collega Gran Bretagna e Francia, con attraversamento sotto il Canale della Manica (con 2 gallerie ferroviarie e una carrabile); dopo 30 anni di evoluzioni progettuali e infrastrutturali ritengo si possano attraversare i 50 metri del Porto Canale di Rimini.
E’ ora di valorizzare la Darsena e San Giuliano Mare e agevolare i collegamenti con infrastrutture sostenibili e innovative.
Stop alla progressiva sostituzione etnica dei negozi riminesi, in particolare sui viali della nostra marina (es. a Bellariva i negozi gestiti da italiani si contano sulle dita di una mano), che causa l’impoverimento dell’offerta, la desertificazione commerciale e il degrado.
Constatato che sono centinaia e centinaia i negozi gestiti da extracomunitari, lungo la nostra costa, che spesso non rispettano il Regolamento Comunale per la riqualificazione commerciale, il pagamento dei tributi, l’occupazione del suolo pubblico; è necessario tutelare con i controlli della polizia locale la qualità dell’offerta commerciale, la regolarità dei prodotti venduti, il decoro e la legalità.
È possibile sostenere i negozi locali e le imprese famigliari, che oggi si trovano a dover competere con la grande distribuzione e i grandi players del commercio elettronico, riducendo le tasse e i tributi (es. TARI).
È necessario agevolare l’accessibilità alle attività economiche del Centro Storico, con la realizzazione, del Nuovo Parcheggio Scarpetti, di 520 posti auto (attesa dal 2013), dopo l’eliminazione del parcheggio di Piazza Malatesta di 450 posti auto.
Continueró a battermi nel sostegno dell’artigianato e della produzione locale, perché i turisti che vengono a Rimini possano acquistare souvenir Made in Rimini e Made in Italy, non solo prodotti provenienti da altri continenti! L’Amministrazione Comunale ha il dovere di salvaguardare l’identità commerciale, tutelare la qualità dei prodotti locali e difendere i posti di lavoro.
Nuova Piscina Comunale: vogliamo un progetto di eccellenza e difendiamo il Parco Don Tonino Bello!
20/09/2021
Ieri pomeriggio,19/09/21, ho organizzato un incontro insieme al nostro candidato Sindaco Enzo Ceccarelli, con il Comitato dei residenti di Viserba, contrari al progetto della nuova Piscina Comunale nel Parco Don Tonino Bello, usufruito quotidianamente dai residenti, dai bambini e dall’adiacente scuola d’infanzia.
Difendiamo il verde pubblico in una zona pep densamente popolata. Per la nuova Piscina Comunale occorre un luogo accessibile, con una superficie compatibile per realizzare un progetto di eccellenza, con una vasca olimpionica di 50 metri, in grado di ospitare gare nazionali, internazionali di nuoto e altre specialità.
Non certo un progetto mediocre con una vasca limitante di 25 metri, come approvato dell’attuale Giunta Comunale.
Per questo ho proposto l’ubicazione della nuova piscina Comunale, a Rimini Nord, nell’area del Centro Sportivo di Rivabella con i campi del rugby e del baseball, per un grande centro sportivo polifunzionale, facilmente accessibile da tutta la città.
Per la realizzazione della nuova piscina Comunale (attesa da 75 anni), sono pertanto necessari un luogo compatibile, un progetto competitivo e lungimirante, nell’interesse degli sportivi Riminesi e di Rimini, capoluogo turistico della Riviera Romagnola. Il Candidato Sindaco Ceccarelli ha condiviso che si può realizzare questa mia proposta con il cambio dell’Amministrazione Comunale.
L’antico Borgo Marina di Rimini, risalente al 1.100, deve recuperare la propria identità.
Il compito della nuova Amministrazione Comunale dovrà essere quello di adottare tutti i provvedimenti necessari, per ripristinare nel Borgo Marina la “Riminesità”, che caratterizza iBorghi della città.
Il Borgo Marina a seguito della concentrazione dei negozi afro-asiatici (oggi 56 su 60), è diventato un vero e proprio ghetto.
Il fallimento dell’integrazione (tanto perseguita dalle amministrazioni di centrosinistra) è dimostrato dagli stessi negozianti che, dopo anni di permanenza, non parlano ancora la lingua italiana.
La sostituzione etnica dei negozi riminesi è avvenuta a scapito della qualità e ha impoverito l’offerta commerciale.
I negozi utilizzano le vetrine come “pareti” cariche di merce verso l’interno, sono riempiti all’inverosimile con scatoloni e merce sul pavimento, sembrano più magazzini o depositi, privi di decoro.
Non viene rispettato il “Regolamento Comunale per la riqualificazione commerciale”, e i controlli della Polizia Locale latitano.
Non è tollerabile, che la quasi totalità dei negozi gestiti da extracomunitari nel Borgo Marina, continuino a non pagare la TARI e a svolgere tranquillamente la propria attività commerciale.
E’ possibile evitare l’evasione della TARI da parte delle attività di extracomunitari, ma è necessaria la volontà e la determinazione dell’Amministrazione Comunale, per ristabilire la legalità e il principio di equità contributiva.
Tra le problematiche si registra il frequente sovraffollamento negli appartamenti, con scarse condizioni igieniche.
Per evitare la fuga dei riminesi dal ghetto e la conseguente svalutazione degli immobili,propongo che il Comune riduca del 50% l’IMU nel Borgo Marina (delimitato dal Viale Cesare Battisti, Via Gambalunga, Via Raffaele Tosi, Via Clodia, Via Bastioni Settentrionali, Via Savonarola, Via Ravegnani).
Per rigenerare l’immagine del Borgo Marina (e del Centro Storico) e rilanciare il valore degli immobili, è possibile il cambio di destinazioned’uso dei negozi, a residenziale (per universitari, giovani e anziani), già in vigore, grazie a un mio emendamento al RUE, approvato nel 2016.
E’ necessario trasferire la Moschea insediata, dal 2004, nel Borgo Marina, in una piccola e inadeguata (per altezza e superficie) casetta ad uso ufficio, per evitare il sovraffollamento di centinaia di frequentatori, ed eliminare l’impatto sul quartiere, con l’occupazione dei marciapiedi, passi carrai, strade, vista l’assenza diparcheggi per cicli, moto e auto.
Ricordo che la petizione al Sindaco, per il trasferimento della Moschea, è stata sottoscritta da 1.328 riminesi.
Per contrastare e sradicare lo spaccio della droga nel Borgo Marina e in tutta la città, serve tolleranza zero, l’Amministrazione Comunale adegui la videosorveglianza, impieghi le unità cinofile e costituisca un apposito Nucleo Antidroga della Polizia Locale.
Con i suddetti provvedimenti si può incominciare a ricostruire l’immagine del Borgo Marina, che è uno dei 4 borghi storici di Rimini!
Viserba: ancor oggi inaccessibile al traffico veicolare e senza parcheggi!
15/09/21
E’ stato finalmente aperto al pubblico il sottopasso ciclo-pedonale tra la Via Morri e la Via Polazzi, anche se incompleto di rifiniture, mentre non si ha ancora certezza di quando potrà essere ultimato l’adiacente sottopasso carrabile, fondamentale collegamento per la mobilità di Viserba e Rimini Nord.
Tali opere dovevano essere inaugurate entro maggio, mentre verranno ultimate dopo la stagione balneare, con gravi disagi per residenti, turisti e le attività economiche di Viserba, le cui primarie esigenze sono state trascurate.
Constatato che la spesa per la realizzazione di questi 2 sottopassi è ingente e ammonta a complessivi 9milioni di euro (di cui 3,5milioni di euro a carico del Comune di Rimini e 5,5milioni di euro a carico di RFI), doveva esser rispettata la scadenza dei lavori e l’accessibilità a Viserba, che è stata invece compromessa, nei mesi di maggiore presenza turistica.
A Viserba permane il problema dei parcheggi con l’impossibilità di raggiungere le attività economiche sul lungomare e nel centro, vista la disponibilità di soli 40 posti auto a ridosso della ferrovia.
Dinnanzi all’eliminazione di parcheggi, posto in essere dall’Amministrazione Comunale, in conseguenza della riqualificazione del lungomare, proponiamo che vengano realizzati nuovi posti auto, con accordi urbanistici, pubblico-privato, viste le aree private disponibili.