Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nell'informativa sui cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta l'informativa estesa sui cookie. Cliccando OK, scorrendo questa pagina o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookies.
Dopo un ventennio di impegni non mantenuti, il Ministro dell’Interno Lamorgese, adempia concretamente alla realizzazione della Cittadella della Sicurezza a Rimini!
14/09/21
Il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, dopo la partecipazione al Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza, convocato d’urgenza a Rimini, a seguito dell’accoltellamento di 5 persone (tra cui un bambino di 5 anni), attuato da un richiedente asilo, proveniente dalla Somalia, si è limitato a dire che l’aggressore era “una persona disturbata, che il caso era seguito da Roma e dalle Polizie europee in collegamento tra loro, che l’episodio poteva capitare ovunque, in qualsiasi parte d’Italia o d’Europa”.
Resta incomprensibile, come un immigrato, ospite di una struttura di accoglienza della Croce Rossa, conosciuto come aggressivo e violento, potesse circolare liberamente in mezzo a cittadini e turisti armato di coltello.
Riguardo all’”attenzione del Ministro per la nostra città e sulle infiltrazioni della criminalità”, i dati sono eloquenti e Lamorgese dovrebbe conoscerli: Rimini è terza in Italia con 19.994 reati, per cui è necessario il potenziamento permanente degli uomini delle Forze dell’Ordine, a seguito anche del passaggio di categoria della Questura, per garantire la sicurezza e la legalità a Rimini, tutto l’anno.
In merito, alla dichiarazione rilasciata dal Ministro relativamente alla realizzazione della Cittadella della Sicurezza e all’impegno “dobbiamo trovare assolutamente 40 milioni di euro” per la ristrutturazione della Caserma Giulio Cesare, ricordo che la stessa Luciana Lamorgese, allora Capo di Gabinetto del Ministro Alfano, nel settembre 2016, tenne una riunione operativa nella Prefettura proprio per la realizzazione della Cittadella della Sicurezza a Rimini nel complesso di Via Ugo Bassi, mai attuata.
A tal fine nel dicembre 2017, fu sottoscritto nella Prefettura di Rimini il Patto della Sicurezza dal Ministro dell’Interno Minnitti e da tutti i Sindaci della Provincia.
Dopo un ventennio di impegni e annunci non mantenuti, il Ministro dell’Interno Lamorgese, dovrebbe, pertanto, adempiere concretamente a quel Patto della Sicurezza a Rimini, sottoscritto 4 anni fa, con la realizzazione della Cittadella della Sicurezza nella dismessa Caserma Giulio Cesare.
Tolleranza zero contro i criminali: le responsabilità dell’Amministrazione Gnassi-Lisi-Sadegholvad per l’assenza di prevenzione!
12/09/21
La gravissima aggressione di un richiedente asilo, proveniente dalla Somalia, con l’accoltellamento di 2 donne, controllori del trasporto pubblico, sulla linea 11, Rimini-Riccione, e il successivo ferimento di altre 3 persone, durante la fuga, tra cui un bambino di 5 anni, in gravi condizioni, riporta purtroppo ancora una volta Rimini, in testa, in Italia, sui problemi di sicurezza e legalità.
E’ intollerabile che un immigrato, ospite di una struttura di accoglienza della Croce Rossa, che da quanto apprendiamo, aveva già dimostrato comportamenti violenti, aggressivi, potesse circolare liberamente in mezzo a cittadini e turisti armato di coltello.
Esprimo vicinanza e solidarietà alle vittime, in particolare al bimbo, che siamo lieti di apprendere essere fuori pericolo, e ringrazio le Forze dell’Ordine che con prontezza, in un inseguimento, hanno arrestato l’attentatore.
Confidiamo che la Magistratura applichi il massimo della pena e ci aspettiamo che il Ministro dell’Interno, Lamorgese, stralci immediatamente la richiesta di asilo, di questo immigrato che merita solo l’espulsione immediata dall’Italia.
Ricordo che per contrastare l’evasione sul trasporto pubblico e per la sicurezza dei controllori, dal 2014 ho ripetutamente chiesto in Consiglio Comunale, con interrogazioni al Sindaco, di installare tornelli all’ingresso di mezzi pubblici, per regolamentare la salita sugli autobus ai soli possessori di biglietto, come avviene nei paesi anglosassoni, dove l’evasione è stata praticamente sconfitta.
Su linee ad elevata pericolosità, come la linea 11 Rimini-Riccione, storica protagonista di problemi di sicurezza, con ripetuti borseggi e scippi, dovrebbero essere affiancati, al personale di Start Romagna, steward, che all’ingresso del mezzo pubblico, verifichino la compatibilità dei soggetti, vietando l’ingresso a ubriachi, sbandati, ecc, per tutelare chi fruisce del servizio pubblico.
Ho chiesto che sulle linee di trasporto pubblico venisse autorizzata la videosorveglianza quale deterrente ed elemento di supporto alle forze dell’ordine; ancor oggi tale videosorveglianza, è priva di audio e non consente di tutelare gli operatori a fronte delle minacce subite.
La prevenzione è il migliore strumento contro episodi di criminalità, ma l’Amministrazione Gnassi-Lisi-Sadegholvad, che oggi invoca rigore, ha irresponsabilmente respinto ripetutamente tali proposte e oggi siamo a dover riscontrare l’ennesimo episodio di inaudità gravità. Tolleranza zero per tutti coloro che infrangono le nostre leggi e stop con il permessivismo agli immigrati!
Lungomare di Rimini: dove "tutto si immagina", anche i parcheggi!
11/09/2021
In occasione della manifestazione Italian Bike Festival, si è palesato ancora una volta il problema parcheggi nel nostro lungomare.
La riqualificazione del lungomare, nel tratto Fellini-Kennedy, purtroppo ha visto la diminuzione di 170 posti auto; le conseguenze sono l’intasamento dei viali di Marina Centro e le difficoltà di accesso al lungomare, per i turisti che vogliono raggiungere la manifestazione.
Per l’arredo urbano di questo tratto di lungomare sono stati spesi 10 milioni di euro, senza realizzare posti auto!
Ho chiesto ripetutamente in Consiglio Comunale di realizzare parcheggi interrati sotto il nuovo lungomare, per renderlo accessibile e funzionale.
Resta ancora un progetto misterioso il parcheggio interrato in Piazzale Fellini, annunciato dall’Amministrazione, che doveva essere realizzato nel 2021, ma che sembra essere finito nel dimenticatoio.
Basta con la paralisi della viabilità! Basta con le sperimentazioni sulla pelle dei cittadini!
03/09/21 - Comunicato Stampa del Comitato di Via Ducale
Rione Clodio – via Ducale incontrano Enzo Ceccarelli, candidato Sindaco di Rimini e Gioenzo Renzi, candidato al Consiglio Comunale nella lista di Fratelli d'Italia.
Vista la mancata soluzione del traffico su via Ducale dopo ormai due anni di promesse non mantenute dall’attuale Amministrazione Comunale, i residenti del Rione Clodio hanno continuato gli incontri con i candidati Sindaco che partecipano alle prossime elezioni del 3 e 4 ottobre prossimi.
Venerdì 3 settembre in piazzetta Ducale alle 17.30 abbiamo incontrato Enzo Ceccarelli che si presenta alle elezioni con una coalizione di centro destra, accompagnato dal Consigliere Comunale Gioenzo Renzi.
Il Consigliere Gioenzo Renzi ha ricordato che il cambio di viabilità introdotto nell’Ottobre 2019 è stato da lui aspramente contestato con la raccolta di circa 500 firme di protesta e interventi in Consiglio Comunale per evidenziare il disagio che la riorganizzazione del traffico avrebbe creato a inizio Corso d’Augusto e via Ducale; istanze rimaste inascoltate dagli attuali Amministratori di centrosinistra, che hanno dimostrato sordità e hanno reso definitiva una sperimentazione, incuranti delle ripercussioni sui residenti e sulla viabilità di tutti i cittadini.
Alcuni residenti hanno poi esposto al Candidato Sindaco i problemi derivanti dall’utilizzo di via Ducale come dorsale di attraversamento monte-mare di circa 12/15 mila mezzi al giorno. Con l’aggravante che su via Bastioni Settentrionali percorrono la direzione mare/monte circa altrettanti mezzi, trasformando quindi il Rione Clodio in un enorme spartitraffico, all’interno del quale vivono diverse decine di famiglie. Tale situazione è diventata inaccettabile poiché influisce sulla salute e qualità di vita dei residenti da ormai due anni.
Il Candidato Sindaco Ceccarelli nel prendere la parola (a fatica perché il rumore del traffico rendeva difficile anche i normali colloqui), ha messo in evidenza come l’inquinamento acustico e quello dell’aria siano in zona ad altissimo livello, intollerabili per la comunità che vive in questa zona.
L’attuale transito veicolare Monte-Mare all’interno del Centro Storico (in Corso d’Augusto, Via Ducale e via Clodia, prive di marciapiedi) è simbolo di cattiva gestione amministrativa, esempio da non ripetere per le decisioni future - ha continuato Ceccarelli - la nostra proposta, inserita in programma, vuole essere un’alternativa concreta a queste pessime pratiche adottate dal centrosinistra, con decisioni prese dall’alto ignorando i problemi dei cittadini. Secondo Ceccarelli è necessario ripristinare la viabilità in direzione monte/mare in Via Bastioni Settentrionali e realizzare un ponte alternativo al ponte di Tiberio, prima della chiusura di quest’ultimo.
Deve essere approntato un piano della mobilità per tutta la città, con la realizzazione di una distribuzione sostenibile del traffico, che tenga in considerazione la qualità della vita dei residenti. L’esatto contrario di quanto fatto dalla giunta Gnassi-Sadegholvaad e Lisi.
Palazzina Roma: testimonianza della nostra storia balneare, non da vendere, ma da valorizzare.
12/08/2021
Nel cuore della Marina Centro, nell’attuale Parco Fellini, dove è nato nel 1843 il primo Stabilimento Balneare di Rimini, sostituito nel 1872 dal monumentale Kursaal, (sopravvissuto alla guerra ma distrutto dalla Amministrazione social-comunista nel 1948), esistono le due palazzine Roma e Milano.
Furono costruite nel 1863 ad uso albergo, trasformate e ampliate nel 1929, in stile classico, identiche tra loro e in posizione simmetrica rispetto alla Fontana dei Quattro Cavalli.
La Palazzina Milano e buona parte dei Giardini dell’allora Parco dell’Indipendenza sono stati venduti nel 2003, irresponsabilmente, dall’Amministrazione Comunale, alla proprietà del Grand Hotel, con la mia sola opposizione in Consiglio, a salvaguardia di questi beni preziosi ed unici per la nostra storia balneare.
Adesso, sono preoccupanti le voci di vendita anche della Palazzina Roma, attualmente sede del Palazzo del Turismo, o di parti di essa, quali la sala congressi o il terzo piano, allo stato grezzo, da una ventina di anni, tant’è che è stata chiesta dal Comune la valutazione all’UTE (Ufficio Tecnico Erariale).
Ricordo che la Palazzina Roma, con provvedimento della Soprintendenza Regionale per i Beni Culturali dell’Emilia Romagna n.211 del 12/12/2003, è stata dichiarato edificio di interesse particolarmente importante ai sensi del D.L. 490/1999.
E’ costituita da tre piani fuori terra, con una superficie utile complessiva di mq 3.410 circa e il terzo piano di mq 678.
E’ occupata al piano terra da una banca, dall’ufficio di informazioni turistiche Visit Rimini, al 1° piano dagli uffici comunali del Turismo e da Visit Romagna fino al 2° piano, il terzo è rimasto grezzo, nonostante alcuni interventi edilizi effettuati sull’edificio anni orsono.
Il Comune incassa affitti annui ammontanti complessivamente a circa 220.000 euro.
Nella seduta consigliare di lunedì, con l’interrogazione al Sindaco, ho chiesto:
1) All’Amministrazione Comunale di escludere tassativamente la vendita di questo bene-storico-culturale, che appartiene al patrimonio della città, sopravvissuto alla vergognosa distruzione del Kursaal, e funzionale anche alla riqualificazione del Parco Fellini;
2) Di rendere usufruibile, dopo 20 anni, il terzo piano, con l’ampia superficie utile di mq 678 e una vista panoramica stupenda sulla spiaggia, sul mare e sulle colline, utilizzando per le spese di trasformazione dallo stato grezzo, gli affitti annui incassati;
3) Tutta la Palazzina Roma deve essere valorizzata al meglio, dal punto di vista della promozione e accoglienza turistica, proprio come testimonianza della nostra storia balneare.
STOP alle sperimentazioni sulla pelle dei cittadini! Raccolte oltre 100 firme contro il traffico veicolare su Via Ducale e nel Quartiere Fiorani, imposto dall’Amministrazione Comunale!
8.8.2021
Sul sito del Comune di Rimini, dal 4 Gennaio 2021, è scritto:
che “la sperimentazione della chiusura del Ponte di Tiberio continua fino al 30 Settembre 2021, per il monitoraggio dei flussi di traffico”;
che “la chiusura del Ponte iniziata il 30 Maggio 2020 ed estesa fino alla fine del 2020, si protrae per la realizzazione della mobilità lungo Via Bastioni Settentrionali e Via Circonvallazione Occidentale, allo scopo di dirottare dal Centro Storico il traffico di attraversamento”;
che “la chiusura del Ponte è l’obiettivo finale, che sta portando avanti l’Amministrazione, con la realizzazione di un Ponte alternativo”.
Nel frattempo constatiamo che la “sperimentazione” della chiusura del Ponte di Tiberio palesa, sotto gli occhi di tutti: l’intasamento del traffico veicolare con il carico di inquinamento sulla ristretta Via Ducale, Via Matteotti e Via Bastioni Settentrionali.
Mentre l’annunciato senso unico, monte-mare, su Via Italo Flori-Via Olivieri stravolgerà la viabilità del Quartiere residenziale Fiorani.
Pertanto, con l’interrogazione consigliare di giovedì scorso, ho chiesto di rendere pubblici:
1) Il monitoraggio dei flussi di traffico e dell’inquinamento, relativi alla sperimentazione della chiusura del Ponte di Tiberio;
2) Le “quattro-cinque soluzioni”, annunciate in campagna elettorale dal candidato Sindaco Sadegholvaad per realizzare un Ponte alternativo alla chiusura del Ponte di Tiberio;
3) il progetto preliminare del Ponte alternativo, e le valutazioni dei posizionamenti del nuovo Ponte di attraversamento del Marecchia.
L’Amministrazione Comunale non può ignorare le conseguenze delle sperimentazioni che stravolgono la vita dei residenti e che penalizzano con la paralisi della viabilità di tutti i cittadini.
Non è sensato chiudere il ponte di Tiberio, senza aver realizzato prima un ponte alternativo.
Chiediamo, lo stop immediato alle “sperimentazioni” e il ripristino della viabilità pre-esistente, fino alla realizzazione di un ponte alternativo al Ponte di Tiberio, che è urgente progettare e realizzare.
Stop al traffico in Via Ducale e alle deviazioni veicolari nel Quartiere Fiorani, questa mattina raccolte oltre 100 firme di protesta.
Riqualificare la strada di collegamento tra Via Garibaldi e Castel Sismondo.
30/7/2021
La stradina di collegamento tra la Via Garibaldi e Castel Sismondo, intitolata ad Antonia de Barignano, madre di Sigismondo Pandolfo Malatesta, è ricoperta da anni da uno strato di polvere bianca che si solleva al minimo transito dei ciclisti e dei veicoli autorizzati (ciclomotori ed auto), invadendo le adiacenti abitazioni e rendendo irrespirabile l’aria.
Quando piove la sede stradale si ricopre di fango e pozzanghere.
L’illuminazione pubblica è inesistente, cosicchè nelle ore notturne l’accesso alle case avviene in una completa oscurità e a rischio della sicurezza.
Le mura medievali sovrastanti si trovano in uno stato di degrado e invase dalle sterpaglie.
La strada divenuta il 18/3/2016 di proprietà comunale, (dopo il trasferimento dal demanio statale, in concessione alle ex ferrovie padane per il transito fino al 1960 del trenino Rimini Novafeltria), presenta una immagine di abbandono, nel Centro Storico, a poche decine di metri da Castel Sismondo.
Con l’interrogazione consigliare di ieri sera, dopo le tre precedenti in data 24/4/2002, 3/3/2016, 9/5/2019, rimaste senza esito, nonostante la evidenziata situazione di degrado, ho richiesto i seguenti interventi di riqualificazione:
1) La pavimentazione della stradina, lunga circa 200 m e larga 5 m, con il cemento architettonico dei percorsi ciclabili, per eliminare lo strato di polvere che invade le abitazioni e i passanti ;
2) L’installazione dei lampioni della illuminazione pubblica, per consentire la visibilità e la sicurezza nelle ore notturne;
3) Il restauro e la ripulitura dalla vegetazione delle Mura medievali dei Bastioni Occidentali che sovrastano la stradina, dopo l’approssimativo e precario intervento eseguito nel 2009;
4) Il rispetto della ZTL nella stradina, con la circolazione consentita alle biciclette e ai veicoli autorizzati nel senso unico direzione Ravenna;
5) La valorizzazione di questo percorso, alternativo al ristretto e pericoloso transito sulla Circonvallazione Occidentale e di collegamento dall’Arco di Augusto, a Castel Sismondo, fino al Ponte di Tiberio.
La “riorganizzazione” della viabilità, annunciata dalla Amministrazione Comunale, paralizza la città.
25.7.2021
La riorganizzazione della viabilità nel quadrante del Ponte di Tiberio, annunciata dall’Amministrazione Comunale, preoccupa i residenti, paralizza la viabilità e la vivibilità della città.
L’Amministrazione ha programmato l’eliminazione del doppio senso di marcia su Circonvallazione Occidentale, con attuazione del senso unico in direzione mare-monte, nel tratto tra la rotatoria Valturio e Via Olivieri; contestualmente verrà istituito il senso unico monte-mare su Via Italo Flori-Via Olivieri.
Ricordo, che tale provvedimento era già stato sperimentato nel 2009 e subito ritirato, poiché insostenibile, dinnanzi alle proteste dei residenti del Quartiere Fiorani.
Non ci sono ragioni per eliminare i due sensi di marcia su Circonvallazione Occidentale, che ha un sedime carrabile con larghezza di 7 metri (oltre ai parcheggi auto, marciapiedi e pista ciclabile).
Per ridurre il transito veicolare in Via Ducale, non serve penalizzare il Quartiere Fiorani, ma è opportuno e necessario ampliare l’orario di attivazione della ZTL all’inizio di Corso d’Augusto (attualmente previsto dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 20), almeno nelle ore notturne, per rispetto al riposo dei residenti.
Resta, inoltre del tutto irrazionale e problematica la deviazione del traffico veicolare monte-mare, dalla rotatoria Valturio, verso Piazza Mazzini, Largo Unità d’Italia, Arco d’Augusto, Via Bastioni Orientali, fino alla Via Roma.
Il nuovo carico di traffico congestionerà questo percorso e ulteriormente la già paralizzata Via Roma (già compromessa nei giorni di mercato, fiere, congressi, scuole ecc.) con relativo inquinamento atmosferico e acustico.
Ritengo necessario evitare:
-l’attraversamento del Centro Storico (Corso d’Augusto, Via Ducale, Via Clodia);
-lo stravolgimento del quartiere residenziale Fiorani (Via Italo Flori e Via Olivieri);
-l’allungamento di almeno 2Km del percorso (dalla rotatoria Valturio alla Via Roma);
Queste sono le conseguenze della chiusura del Ponte di Tiberio, senza la realizzazione di un Ponte alternativo.
Con l’interrogazione consigliare al Sindaco di giovedì sera, ho chiesto di sapere a che punto si trova realmente la progettazione di un Ponte che consenta l’attraversamento del Marecchia, alternativo al Ponte di Tiberio.
L’Amministrazione Comunale non ha risposto, continua ad adottare provvedimenti a scapito di residenti e cittadini.
Invaso del Ponte di Tiberio: la “passerella galleggiante”inutile e onerosa tra banchine degradate e Mura distrutte.
18/7/2021
Nell’ultimo Consiglio Comunale, ho richiamato l’attenzione del Sindaco sull’inutile e costosa “passerella galleggiante”, nell’ambito del progetto Tiberio-Canale.
Realizzata nel 2018, sulla demolita “paratia mobile” dell’Architetto Viganò, la passerella doveva consentire il collegamento tra le banchine di destra e di sinistra dell’invaso del Ponte di Tiberio e di “godere di uno spettacolo insolito e affascinante”.
Costata inizialmente circa 200.000 euro, comporta spese annue di 23.000 euro, per la sua manutenzione ordinaria e di “spostamento”.
Infatti, per non costituire un ostacolo al defluire delle piene del Marecchia, o ai sovralzi dalle mareggiate, la Protezione Civile allerta, di volta in volta, una squadra d’intervento di quattro unità, per il suo sganciamento dalla sponda destra e l’accostamento alla sponda sinistra del Porto canale.
L’Amministrazione Comunale non ascolta, ma quest’opera, poco utilizzata dai cittadini, si dimostra inutile e onerosa (come avevamo evidenziato prima della sua realizzazione), a pochi metri dal Ponte di Tiberio, pedonalizzato.
Fra l’altro, durante il frequente allagamento delle banchine, la passerella diventa addirittura inpraticabile.
Inoltre, questo attraversamento galleggiante, lungo 36 metri e largo 3 metri, ha snaturato l’ambiente e la visuale storica del paesaggio del Ponte di Tiberio.
Con l’interrogazione al Sindaco, ho sottolineato, che, invece di quest’opera non necessaria, onerosa e impattante nel contesto storico del Ponte, era meglio utilizzare i soldi pubblici per interventi riqualificanti:
1) La ristrutturazione delle banchine dal Ponte di Tiberio al Ponte della Resistenza, realizzate nel 1976, da 45 anni allagate in condizioni meteo-marine avverse, con il necessario rialzo delle “quote”, il rifacimento degli impianti per la nautica, per eliminare la situazione di degrado e abbandono;
2) Il recupero completo delle mura del Porto canale, con la ricostruzione, dopo 70 anni, delle parti distrutte dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, o deteriorate, con il ripristino della mancante cordonatura superiore in pietra d’Istria, la pulizia e l’eliminazione della vegetazione infestante. Un recupero necessario e opportuno, in sintonia con il recupero di Porta Galliana.
Opere che potevano essere già compiute negli ultimi 10 anni di mandato del Sindaco Gnassi, invece di essere rinviate alla Nuova Amministrazione.
La riscoperta di Porta Galliana non sia “isolata” ma valorizzata con le Mura Federiciane.
8/7/2021
Sono in corso di ultimazione i lavori per la riscoperta di Porta Galliana, un cantiere “infinito” che costa un milione e mezzo di euro. .
Purtroppo le pareti, le “passerelle”, con invasive gettate di cemento armato, sovrastanti lo scavo, assediano i muri della Porta, mortificando la sua stessa riscoperta e valorizzazione.
Avevo evidenziato nel 2019, all’inizio lavori, con una precisa interrogazione consigliare al Sindaco, che non è stata mantenuta una adeguata fascia di rispetto, per la salvaguardia della Porta medievale, unica sopravvissuta della Città.
Così, per la valorizzazione complessiva del contesto storico e archeologico di Porta Galliana, non ci si può limitare ad evidenziare sull’asfalto di Via Bastioni Settentrionali la “connessione” tra la Porta Galliana e le Mura Federiciane.
Come avevo già chiesto con ripetute interrogazioni consigliari e una Mozione risalenti al 19.4.2018, ritengo necessari i seguenti interventi:
1. Il consolidamento e restauro delle Mura Federiciane lungo la Via Bastioni Settentrionali, dalla Porta Galliana a Corso Giovanni XXIII. Ricordo che La Porta Galliana faceva parte di questa cinta muraria, costruita per volere dell’Imperatore Federico II di Svevia nel 1200, per difendere la città sul fronte mare. Nonostante l’importanza storica, le Mura si trovano in uno stato di abbandono e degrado, rovinate dai crolli, da osceni rattoppi, demolite addirittura di una parte lungo il tracciato, da inconsapevoli Amministrazioni Comunali, per creare posti auto! Sulla cima delle Mura, alte 5 metri, vi sono blocchi di pietra calcare, in una condizione di precaria e pericolosa stabilità, come i mattoni e i sassi nelle parti inferiori;
2. La realizzazione di una fascia di rispetto a verde per le suddette Mura storiche, per renderle visibili, trasferendo l’adiacente parcheggio auto e moto sul lato opposto della strada;
3. il rifacimento della pavimentazione di via Bastioni Settentrionali, in armonia con le antiche Mura della città, sostituendo l’asfalto ricoperto di buche e rattoppi;
4. L’eliminazione della dismessa Centrale Elettrica di Via Bastioni Settentrionali, per migliorare l’immagine della strada e dell’ambiente circostante;
5. la sostituzione dell’illuminazione pubblica, di Via Bastioni Settentrionali, con lampioni adeguati alla valorizzazione delle Mura e alla storicità del luogo.
La riscoperta di Porta Galliana, non può essere “isolata”, ma deve essere valorizzata in continuità con le Mura Federicianee il suo contesto storico.