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Anche la prostituzione nel Borgo Marina! Interventi chiesti alla Amministrazione Comunale e alla Prefettura contro questo "schifo" che aggiunge degrado e insicurezza per i riminesi residenti.
30/06/2016
Sono quindici anni che denuncio, quale residente e Consigliere Comunale i problemi del Borgo Marina, ridotto a ghetto afro asiatico, con la concentrazione dei negozi afroasiatici, l’impatto della Moschea, gli appartamenti sovraffollati di stranieri nelle ore notturne, l’andirivieni dei venditori abusivi stagionali, gli africani che si ubriacano, i mini market con le bevande alcooliche aperti oltre la mezzanotte, i rifiuti fuori dai cassonetti, senza dimenticare gli spacciatori.
Ci mancava la prostituzione nel Borgo Marina !
Durante tutta la notte, una decina di prostitute africane e asiatiche sempre più numerose “esercitano” regolarmente in Via Graziani, Via Ravegnani, Via Savonarola, Via Mameli, Via San Nicolò, di fianco alla Croce Rossa, attorno alla Chiesa di San Nicolò praticamente circondata.
Le “signorine” si sentono a “casa”, salutano e invitano i residentie coloro che attraversano la zona. I clienti acquisiti, al bisogno, sono accompagnati a poco distanza nelle “alcove naturali” dietro le siepi dei giardinetti presso il Ponte dei Mille, di fianco all’edicola e a Porta Galliana, dove vengono lasciati i “residui” delle consumazioni.
Poiché tutto è agevolato dalla oscurità, è necessario potenziare l’illuminazione di Via Ravegnani, Viale Graziani, Via Savonarola, visto l’impianto datato e inadeguato, non rifatto, purtroppo, in concomitanza e in sintonia con la illuminazione della nuova rotatoria di San Nicolò e di Piazzale C.Battisti.
Così, bisogna sfoltire le siepi di fianco all’edicola e a Porta Galliana, per eliminare i vari nascondigli o i “giacigli” naturali e consentire la maggiore illuminazione dei giardinetti. Soprattutto, ci vogliono, i controlli delle Forze dell’Ordine e della Polizia Municipale, in applicazione dell’ordinanza sindacale e delle sanzioni amministrative a prostitute e clienti, per verificare, come sembra, se si tratta di prostitute residenti del Borgo Marina che praticherebbero il comodo “casa e bottega”.
Una cosa è certa, tutti gli interventi possibili vanno attuati dalla Amministrazione Comunale e dalla Prefettura per eliminare questo “schifo”, sotto gli occhi di tutti, che aggiunge degrado e insicurezza nel Borgo Marina, con i riminesi residenti costretti, dopo cena, a murarsi in casa.
I nuovi sottopassi (Viale Pascoli, Via Poerio, Via del Tulipano) con le nuove barriere architettoniche!
23/06/2016
Nell’agosto 2013 è stato inaugurato dal Sindaco Gnassi l’ultimo dei cinque sottopassi, Viale Pascoli, costruiti dalle Ferrovie con i soldi nostri versati ad Agenzia Mobilità, 14 milioni, nell’ambito dei costi sostenuti per il TRC, per mettere in sicurezza i sottopassi ciclo pedonali, abbattere le barriere, riqualificare le strade adiacenti.
Purtroppo le opere sono state realizzate non sempre nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di eliminazione delle barriere architettoniche e non sappiamo come hanno superato il collaudo e ottenuto il certificato di agibilità.
Ho visto con i miei occhi le “peripezie” o le “manovre avanti e indietro” che deve superare un disabile con la carrozzella omologata e ottenuta dall’INPS, per superare le barriere in ferro installate per impedire ai “motorini” l’accesso al sottopasso.
Neppure l’alternativa dell’ascensore installato è praticabile per le sue misure ridotte con uno spazio ristretto che non consente di accogliere adeguatamente la carrozzella elettrica e all’ascensore di partire.
Nel più vicino sottopasso di Via Poerio, l’accesso alla carrozzella elettrica è consentito solo lato mare, sulla carreggiata riservata agli autoveicoli, ma non lato monte per il divieto di accesso alle auto, cosicchè al disabile non resta che lottare, come in viale Pascoli, con le solite e problematiche barriere.
Spostandoci nel successivo sottopasso di Via del Tulipano, qui, non ci sono le barriere in ferro ma gli scivoli ristretti e con pendenza elevata, senza alcun cordolo di protezione a lato dei gradini, evitati dai disabili perchè pericolosi per non dire impossibili.
Per la carrozzella elettrica di un disabile, proveniente da monte e diretto al mare , in questa zona turistica, l’alternativa possibile, resta il sottopasso di Via Lagomaggio, finalmente senza barriere.
Penso, allora, che sarebbe meglio eliminare tutti questi sbarramenti che rendono i percorsi difficili solo alle carrozzelle dei disabili, adottare ascensori con misure adeguate, e semmai installare le telecamere per contrastare e sanzionare i motorini fuorilegge.
Infine, una considerazione naturale: ma l’Amministrazione Comunale prima di fare o approvare “certi lavori” non sarebbe bene ascoltasse almeno i cittadini interessati ( posso fornire il numero di telefono) e operasse, comunque, a ragion veduta ?
Al di la della propaganda "gnassiana", continuano gli scarichi fognari dell'Ausa in mare. No alle condotte sottomarine!
16/06/2016
La pioggia di un’ora, domenica pomeriggio, ha fatto defluire sotto il nuovo tombinamento del canale terminale dell’Ausa migliaia di metri cubi di “merda in mare”.
Con l’apertura delle paratoie installate sotto il “belvedere” della nuova passeggiata di Piazzale Kennedy, la battigia e la sabbia sono scomparse in un baleno, travolte e sommerse dallo scarico in mare delle acque nere.
Ad una settimana dalla inaugurazione elettorale del Sindaco Gnassi, con tanti complimenti del Presidente della Regione Bonaccini e del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, la passeggiata tra la sabbia, costata 1.720.000 euro, nasconde per un tratto di spiaggia gli scarichi fognari dell’Ausa ma quando arriva la pioggia o il temporale, gli scarichi riemergono e finiscono , come sempre, in mare.
E’ la realtà dell’Ausa, uno dei due fiumi riminesi, deviato nel Marecchia, tombinato nel tratto urbano, snaturato dalle Amministrazioni Comunali a fogna pubblica, dove si immetteranno con il Piano delle Fogne, da Rimini Sud, anche i fossi consorziali “ Colonnella 1 “ e Colonnella 2” che attualmente scaricano nel mare tra il Piazzale Pascoli e la Via Lagomaggio.
Al di la della propaganda, gli scarichi fognari nel mare non verranno eliminati con i progetti approvati dalla Giunta Comunale e cantierati.
Infatti con la realizzazione della vasca di prima pioggia di 13.000 mc e la vasta di laminazione di 22.000 mc., le acque reflue e meteoriche saranno convogliate al depuratore ma dopo il riempimento dei suddetti volumi di accumulo verranno scaricate in mare con tre condotte sottomarine della lunghezza di 1 km.
Il rischio è che i materiali inquinanti siano trasportati dalle correnti verso la spiaggia e di impedire la balneazione.
Non è stata ritenuta necessaria, né opportuna, come avevo richiesto in Consiglio Comunale, il 26.3.2015, neppure la valutazione di impatto ambientale per gli scarichi delle condotte sottomarine ad 1 km dalla costa, sulla balneazione nel Comune di Rimini e nei Comuni confinanti, attraverso la simulazione del getto e della diluizione.
La Giunta Comunale, ha approvato in questo modo la spesa ingente di oltre 47 milioni di euro, di cui 30 milioni per le vasche Ausa e 17 milioni per le condotte sottomarine, senza la risoluzione definitiva del problema degli scarichi fognari in mare.
Al termine di questi 5 anni di amministrazione comunale, ci è stata propinata l’ennesima decisione autarchica frutto del mandato Gnassi che, ancora una volta, impone soluzioni non confrontate e non condivise con i propri concittadini: questa volta si chiama Parco del Mare.
Noi di arch.io, come fucina di cervelli e gruppo di architetti associati, sostenuti dal movimento politico Fratelli d’Italia-AN e in particolare dal capolista Gioenzo Renzi, vogliamo schierarci non con la politica stessa ma piuttosto con il buon senso progettuale.
Infatti è stato proprio l’attuale Consigliere Comunale Renzi a mostrarci come il suo dissenso ed insoddisfazione collimasse perfettamente con la nostra soluzione progettuale, concettuale e soprattutto con un’idea più evoluta e realizzabile del nostro lungomare.
Di conseguenza, fondendo i nostri comuni obiettivi, abbiamo deciso di rendere consapevole la cittadinanza di quello che il progetto Gnassi non dice, e soprattutto della totale mancanza di alternative che fino ad oggi il Comune non ha mai preso in considerazione, nonostante i nostri ripetuti tentativi di avere un confronto costruttivo volto a migliorare l’attuale progetto.
Pertanto non esclusivamente la critica fine a se stessa, ma presentiamo la proposta, un’alternativa accantonata e mai considerata. Di fatto il progetto che andremo ad esporre in data odierna sabato 21 Maggio 2016 sarà la prima occasione per prendere visione di questa alternativa architettonica che si concretizza nei seguenti punti:
• Una prospettiva sul mare e sulla spiaggia, a differenza della tanto sostenuta tesi all’interno del Parco del Mare, nel quale la passeggiata è collocata a monte di un complesso sistema di dune artificiali, celando totalmente la visuale del mare da un lato e impedendo di osservarne l’orizzonte dall’altro, a causa della moltitudine di strutture balneari e ombrelloni sulla spiaggia.
Abbandono e degrado nel Centro Sportivo per il gioco del calcio nell'area Ghigi costato milioni di euro e acquisito al patrimonio del Comune di Rimini.
15/04/2016
ll progetto di realizzazione del Centro Sportivo per il gioco del calcio nell’area Ghigi, approvato dalla Giunta Comunale nel 2009, prevedeva la realizzazione di 8 campi da gioco ( 4 campi da calcio di cui due in erba naturale e due in sintetico, 3 campi da calcetto e 1 campo da calciotto) , il rifacimento dei due campi da calcio esistenti, la realizzazione di tribune, la ristrutturazione di un edificio a spogliatoio, la costruzione di un altro edificio con spogliatoi e attività commerciali ( negozi,bar, ristorante) ambulatorio medico, sala conferenze, parcheggio di mq.6000 per auto e bus.
L’operazione comportava una spesa di 5 milioni di euro ad opera della Società Football Village Srl in cambio della gestione dell’impianto per 30 anni, con la cessione dell’area in diritto di superficie, l’ultimazione delle opere entro 24 mesi, con la prevista penale e la risoluzione della Convenzione per gli inadempimenti fino alla acquisizione in proprietà del Comune degli impianti realizzati.
Nell’agosto 2013, a fronte delle difficoltà finanziarie, il Concessionario chiedeva all’Amministrazione Comunale di procedere al collaudo parziale delle diverse opere realizzate ( 5 campi da calcio in erba sintetica ultimati, due campi, uno in erba sintetica e uno in erba naturale parzialmente realizzati, gli edifici a spogliatoio non completati, e così il parcheggio con la copertura a fotovoltaico senza pavimentazione) e di installare spogliatoi provvisori per la gestione parziale del centro e consentire il suo completamento.
L’Amministrazione Comunale esprimeva un parere favorevole condizionato all’accoglimento delle richieste del Concessionario con l’esecuzione di alcuni lavori per i 5 campi di calcio riguardanti il percorso carrabile di accesso all’area e i percorsi pedonali di collegamento ai campi.
Poiché il Concessionario non dava alcun seguito , la Amministrazione Comunale nel marzo 2014 emetteva la diffida ad adempiere e nel giugno 2015 deliberava la risoluzione di diritto della Convenzione per inadempimento.
Conseguentemente si è risolto il diritto di superficie connesso sull’area di intervento e contestualmente, come previsto dall’art.42 della Convenzione, tutti gli impianti e le opere realizzate dal Concessionario sono diventate di proprietà del Comune di Rimini, rientrando nella sua piena disponibilità al momento della cessazione della concessione e senza corrispettivo alcuno.
Non abbiamo avuto risposta dalla interrogazione all’Ass. Brasini, nel Consiglio Comunale di ieri sera, se l’Amministrazione Comunale ha valutato il valore delle opere realizzate dalla società Football Village Rimini Srl e se è a conoscenza della valutazione della Anagrafe Regionale delle Opere Incompiute che ha indicato nella percentuale del 36% la quantità di opere realizzate e che ultimate sarebbero costate 4,8 milioni di euro.
Una cosa è certa, quel patrimonio di opere acquisito gratuitamente dal Comune di Rimini, non dovrebbe essere abbandonato al degrado e alla desolazione, come si trova attualmente sotto gli occhi di tutti, visto che la rete di recinzione del cantiere è recisa e consente l’ingresso a chiunque, mentre sui tappeti sintetici dei campi di gioco spuntano erbacce e arbusti assieme ad escrementi di animali, principalmente pecore che hanno trasformato i campi da calcio in pascoli.
L’Amministrazione Comunale responsabilmente dovrebbe porre fine a questa situazione vergognosa, custodire e gestire con diligenza i campi da calcio realizzati o da ultimare, mettendoli a disposizione delle società calcistiche alle prese con la nota carenza degli impianti.
Aspettiamo di conoscere quali sono gli intendimenti della Amministrazione Comunale sul presente e futuro di questo complesso sportivo, acquisito al patrimonio del Comune e che a tutt’oggi è costato milioni di euro.
Borgo Marina: anche ieri sera rissa e violenze degli stranieri. Chiediamo al Prefetto, Questore, Sindaco di adottare i provvedimenti per l'ordine pubblico.
08/04/2016
Ieri sera, giovedi, verso le 22, nel Borgo Marina , in Corso Giovanni XXIII°, è avvenuta un’altra rissa tra stranieri.
Precisamente, in Corso Giovanni XXIII°, davanti alle finestre della mia abitazione, tre senegalesi ubriachi, prima, hanno rovesciato il cestello del rifiuti sul marciapiede, poi se la sono presa con la vetrina di un negozio dei bangladesh infrangendo con i pugni il vetro della porta d’ingresso.
E’ scattata immediata la reazione violenta dei bangladesh, accorsi immediatamente dagli altri negozi in una ventina armati di bastoni, che hanno colpito ripetutamente i senegalesi e in particolare uno di loro steso a terra sull’asfalto della strada.
Una scena inaudita di violenza, sotto gli occhi preoccupati dei residenti, terminata con l’allontanamento dei senegalesi, e l’arrivo di polizia, carabinieri e agenti della polizia municipale.
Sul luogo dello scontro, ritornava uno dei senegaslesi feriti che grondava sangue da una mano e che veniva trasportato all’Ospedale con l’autombulanza del 118 chiamata dalle forze dell’Ordine.
Questa la cronaca dal vivo della serata nel Borgo Marina con gli afro-asiatici che fanno il bello e il brutto tempo. La settimana scorsa, sempre di giovedi, difronte alla sede di Fratelli d’Italia - Alleanza Nazionale, dove era in corso la nostra riunione, altra rissa tra africani ubriachi che si lanciavano bottiglie di birra, terminata con la nostra chiamata e l’arrivo di Polizia, carabinieri e Guardia di Finanza.
Fino a quando deve continuare e può ripetersi tutto ciò ? Cosa deve ancora accadere ?
Tutti i giorni nel tardo pomeriggio e di sera, sotto gli occhi di tutti, gruppi di africani si ubriacano e sostano all’angolo tra Via dei Mille e Corso Giovanni XXIII e si riforniscono di birra nei negozi accanto con il seguito incontrollabile.
Visto che nel marciapiede opposto è installata una telecamera per la video sorveglianza, installata dopo tante petizioni, è possibile visionare quello che accade, identificare i responsabili di questi i comportamenti violenti che creano degrado e problemi di ordine pubblico.
Non solo, bisogna controllare quei negozi gestiti da stranieri, aperti fino a tarda notte, per verificare se rispettano, dopo le 22, il divieto di vendita di bevande alcooliche in bottiglie di vetro e dinnanzi alla trasgressione procedere con le sanzioni pecuniarie previste fino a 3000 euro. Dinnanzi al ripetersi dei suddetti comportamenti antisociali che rendono insicuro soprattutto la sera il Borgo Marina, ci rivolgiamo al Prefetto, al Questore, al Sindaco, perché vengano adottati provvedimenti urgenti, come la chiusura di certe attività.
Sono le Istituzioni dello Stato che devono garantire l’ordine pubblico nel Borgo Marina, le Forze dell’Ordine, non i Bangladesh armati di bastoni come abbiamo visto ieri sera e altre volte.
Fratelli d'Italia-AN in un Centro Destra compatto per il cambiamento. Gioenzo Renzi contro il trasformismo e i vertici delle categorie economiche a sostegno dell'egemonismo personale del Sindaco Gnassi.
07/04/2016
La novità di questa campagna pre-elettorale è senza dubbio il “ trasformismo”, una specie di “romanizzazione” della politica riminese pilotata dall’On. Sergio Pizzolante FI-NCD e altri suoi amici, dopo i problemi creati a Rimini per 15 anni nel centro destra (dai candidati a sindaco annunciati, ritirati, contrastati, alle polemiche feroci e divisive contro AN e LEGA, al consociativismo nelle società pubbliche partecipate , tra cui Aeradria con il fallimento dell’Aeroporto).
L’on. Pizzolante eletto a destra, senza dimettersi, passa a sinistra, e adesso invita commercianti, imprenditori, albergatori a formare la lista civica a sostegno del Sindaco Andrea Gnassi del PD.
E’ in atto una alleanza elettorale Pizzolante-Gnassi per sostenere l’egemonismo personale del Sindaco Gnassi caratterizzato dal narcisismo, dalla propaganda personale ossessiva, che non tollera le critiche neanche interne al suo partito o alla sua maggioranza(es Ass.Biagini), che ha poca considerazione per il pluralismo culturale e politico e poco rispetto per il Consiglio Comunale “snobbato” per 5 anni , e che mortifica la libertà degli imprenditori.
Un egemonismo personale del Sindaco e un trasformismo collaterale, mai visti a Rimini, che creano una situazione di emergenza democratica. Dietro le “sirene“ alle liste civiche a sostegno di Gnassi , assistiamo ai giri di valzer da una sponda all’altra senza ragioni trasparenti e comprensibili per gli elettori, se non quelle dell’opportunismo.
Accolta osservazione del Consigliere Renzi al RUE: possibilità di cambio di destinazione d'uso a
17/03/0216
Tra le 952 osservazioni al RUE ( Regolamento Urbanistico Edilizio) espresse dai cittadini, “controdedotte” dalla Amministrazione Comunale e votate dal Consiglio Comunale, martedi sera, è stata accolta e approvata l’osservazione presentata dal sottoscritto Consigliere che consente la possibilità del cambio di destinazione d’uso a “residenziale” per le unità immobiliari al piano terra che si affacciano su alcune strade “non commerciali” della città storica in considerazione dei cambiamenti che sono avvenuti negli ultimi anni. Precisamente, nella citta storica, escluse le strade commerciali evidenziate nella Tav.3 del RUE che a titolo informativo sono Corso d’Augusto dall’Arco a viale Tiberio compreso, via IV Novembre, via Dante, via Garibaldi, Via Saffi, via Montefeltro fino a Piazza Mazzini, via Mentana, via Quintino Sella, via Giordano Bruno, via Gambalunga fino a via Roma, via Tempio Malatestiano fino a Piazza Ferrari, Piazza Cavour, via Poletti, Piazza Malatesta, via Bonsi, via Cairoli,via Soardi, via Sigismondo, Via Bertola, via Serpieri, via Castelfidardo, via Michele Rosa, su tutte le altre strade “ non evidenziate” come commerciali del centro storico gli immobili al piano terra con destinazione d’uso a esercizi commerciali di vicinato (b1), pubblici esercizi (b2), artigianato dei servizi alla persona (b5) , medio-piccole strutture di vendita (b11.1) hanno la possibilità di trasformarsi in residenza.
Sostengo da sempre le ragioni dei negozi del centro storico, inaccessibili per la mancanza di parcheggi rispetto ai centri commerciali, alle prese con il caro affitti , il carico fiscale, l’inadeguatezza del trasporto pubblico locale, la necessità di recuperare e valorizzare i nostri Beni Culturali, tra cui Castel Sismondo, l’Anfiteatro romano e il Palazzo Lettimi, e di attivare campagne promozionali del centro storico.
Ripristinare le barriere anti sabbia sul lungomare per risparmiare le spese ripetute di soldi pubblici.
15/03/2016
Ieri, come si ripete durante tutto l’anno, quando soffia il vento di tramontana o dal mare la sabbia della spiaggia si accumula sulle aiuole, sui marciapiedi, sulla pista ciclabile e sullo stesso lungomare.
I cumuli di sabbia danneggiano le aiuole, non consentono il passaggio ai pedoni, alle carrozzine dei disabili, ai ciclisti, e per la ripulitura, prima che avvenga, bisogna aspettare giorni con relativa immagine di abbandono e si spendono soldi pubblici.
Ho chiesto al Sindaco con l’interrogazione consigliare del 21.12.2016, dopo 2 mesi ancora senza risposta scritta, se non sia ragionevole prevenire e/o impedire che la sabbia trasportata dal vento invada le aiuole, i marciapiedi, la pista ciclabile e il lungomare, ripristinando le barriere o paratie di legno a ridosso della siepe di pitosforo e degli accessi in spiaggia, come avveniva fino ad anni addietro, risparmiando così la spesa di soldi pubblici.
Ritengo incomprensibile ripetere gli stessi lavori di ripulitura dalla sabbia ogni volta che soffia il vento dal mare con i cumuli di sabbia che danneggiano le aiuole del lungomare che richiedono una non facile manutenzione di ripristino o addirittura la ripiantumazione.
Ho chiesto di conoscere chi è stato, se il Sindaco o altri, a ordinare di rimuovere le barriere anti-sabbia, quando sono state tolte le suddette protezioni e che fine hanno fatto.
E a quanto ammontano le spese annue sostenute dal Comune per pagare gli operai di Anthea , dalla data di rimozione delle barriere ad oggi per l’asporto della sabbia trasportata dal vento sopra aiuole, marciapiedi, pista ciclabile, e lungomare.
Visto che si tratta di soldi dei cittadini, sarebbe responsabile che il Sindaco rispondesse pubblicamente.
Demolire l'ex bar pizzeria del Sottopasso del Grattacielo e riqualificare tutta l'area dei Giardini della Stazione.
09/03/2016
E’ scaduto il 29 febbraio scorso la terza asta pubblica del Comune di Rimini per la concessione in uso dell’ex bar-pizzeria del sottopassaggio del grattacielo da destinare a “Caffè culturale” con la somministrazione di alimenti e bevande al pubblico.
E’ il terzo bando di gara del Comune che va a vuoto nonostante la riduzione del canone annuo di concessione dell’immobile dai 23.000 euro del 1° bando ai 17.000 euro del secondo, ai 12.000 euro di quest’ultimo, a partire dal 9° anno della concessione alla scadenza del 18° anno, in cambio dei lavori di riqualificazione.
Sono trascorsi oltre due anni, dal 10.8.2013, quando quel locale venne consegnato dall’ex Concessionario al Comune, ma nonostante fosse stato “murato” con pannelli, ha continuato ad essere occupato dagli abusivi, dagli spacciatori di droga, tra sporcizia e rifiuti di ogni genere con una immagine di degrado agli occhi dei cittadini e turisti che dal Centro Storico o dalla Stazione si dirigono a Marina Centro e viceversa.